Termina oggi il Salone dei Pagamenti – Payvolution, l’evento organizzato da Abiservizi sull’evoluzione dei pagamenti.
Tre giorni di incontri, seminari e conferenze dove sono state presentate soluzioni, servizi e prodotti per i pagamenti e dove è stato possibile confrontarsi su payvolution, sui trend emergenti nei servizi di pagamento, sulle nuove tecnologie e sulla sicurezza fisica e digitale.
L’appuntamento rivolto a istituzioni, imprese bancarie e non, esercenti professionisti ma anche cittadini e studenti ha come obiettivo diffondere conoscenza, avvalendosi di linguaggi e contenuti adeguati, sui trend dell’innovazione nel settore e sul fintech.
Il sistema dei pagamenti è diventato nel tempo uno dei principali motori di innovazione, diversi gli attori che si muovono attorno al perimetro e contribuiscono, grazie ad una sempre più ampia e diversificata gamma di servizi aggiuntivi, a rendere le transazioni immediate, sicure e fruibili.
Sempre più numerose le start up che si occupano di smart payments, money transfer, lending & solutions for credit, wealth management e soluzioni per il mercato finanziario.
Il ricchissimo palinsesto ha permesso di coinvolgere sia privati che aziende e fornire, ad entrambe le categorie, importanti spunti di riflessioni.
Banca del Piemonteattenta all’innovazione e alla digitalizzazione dei processi legati ai suoi servizi e non solo, ha preso parte a questo importante evento italiano che coinvolge ogni anno un significativo numero di aziende, startup, media ed università oltre che relatori di importanti realtà del settore.
Mantenersi aggiornati è un compito ed un dovere nei confronti dei Clienti BP!
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Easy Shopping è la nuova funzionalità che permette, ai titolari di carte di credito a saldo Nexi BP, di rateizzare facilmente le spese, dalla palestra alle scarpe nuove, ma anche la scuola per i bimbi, ed in completa autonomia.
Il servizio, già attivo sulla tua carta, consente di:
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pagare una commissione fissa chiara e predefinita (addebitata mensilmente in base all’importo e alla durata del piano di rientro scelto);
attivare il servizio senza dover fornire alcuna documentazione aggiuntiva.
Quattro semplici passi per utilizzare Easy Shopping:
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ricevi i dettagli del tuo acquisto tramite SMS, e-mail o con una notifica sull’App Nexi Pay;
seleziona il pagamento da rateizzare via App Nexi Pay, online o tramite il Call Center Nexi;
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E’ semplicissimo anche decidere di estinguere il pagamento: puoi farlo in qualsiasi momento senza costi aggiuntivi.
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Sabato 26 ottobre presso la Nuvola Lavazza a Torino, si sono riuniti importanti nomi della politica, dell’economia e dell’editoria di Torino in occasione della presentazione del Rapporto Rota 2019.
Quest’anno non si è trattata di una “semplice” presentazione al pubblico in sala, quest’anno si è raggiunto il traguardo del 20° rapporto ed è così venuto naturale tirare le somme e fare un bilanciodell’ultimo ventennio della nostra città e non solo.
Già dal primo studio nel 2000, emergeva che “da sola la città è debole” eppure quanto è emerso sabato mattina testimonia che la ferita non è ancora stata sanata, nonostante siano stati fatti passi importanti.
Camillo Venesio, il nostro Amministratore Delegato e Direttore Generale insieme alla Sindaca Chiara Appendino, Francesco Profumo Presidente della Compagnia di San Paolo, l’Imprenditore Marco Lavazza, il Direttore Alberto Riccadonna e Virginia Antonini, Responsabile della sostenibilità di Reale Group hanno dapprima analizzato e commentato i dati statistici che hanno permesso un’importante comparazione tra la città di Torino e le altre metropoli italiane, per poi esaminare i numerosi piani e progetti strategici analizzando cosa sia stato effettivamente realizzato e quali gli obiettivi raggiunti.
Si è parlato di trasformazioni urbane: partendo dal decennio eccezionale dell’attività edilizia esauritosi intorno al 2005, passando ai progetti, rimasti incompiuti, di riurbanizzazione delle aree di Corso Marche e della Variante 200 fino agli interventi di riqualificazione dell’area urbana ed in particolar modo con riferimento alla percorribilità delle sponde fluviali e la superficie del verde urbano. Questi ultimi due punti hanno segnato un dato positivo importante, ma comunque non sufficiente da permettere a Torino di restare al passo delle grandi metropoli europee.
Oscillazioni significative nell’economia dell’area torinese: aumentano le PMI con meno di 10 addetti, ma segnano un calo del 12% le grandi imprese. Il saldo fa si che Torino risulti peggiore alla media italiana.
Anche a ricchezza prodotta il dato emerso non premia la nostra città che risulta al 7° posto tra le metropoli del centro nord, seguita solo da Venezia.
Segno più invece per il settore alberghiero e turistico: Torino è oggi all’11esimo posto tra le città metropolitane per indice di turisticità.
Tema delicato è quello affrontato riguardo le infrastrutture e mobilità: l’odissea della TAV e l’aeroporto di Caselle, il cui piano di aumento dei passeggeri è stato progressivamente rinviato, contribuiscono a lasciare la nostra città ai margini per intensità di collegamenti.
Negli ultimi due decenni la nostra città è cambiata e lo ha fatto in meglio; considerando l’andamento di una cinquantina di indicatori di “efficienza urbana” il segno positivo prevale in due terzi dei casi. Emergono come punti di forza per Torino gli atenei, il sistema culturale cittadino ed alcuni parametri ambientali.
Tantissimi, forse troppi, sono i piani che ogni anno vengono presentati e analizzati coinvolgendo molti attori locali e risorse, sia umane che finanziarie, contribuendo così a suscitare forti attese sociali, ma che poi sono stati abbandonati o poco monitorati.
Tre quarti dei piani guardano solo al capoluogo, riducendo così la possibilità di competere e collaborare su una scena internazionale sempre più propensa a guardare all’area metropolitana e non alla singola città, scelta definita dai ricercatori come anacronistica.
L’export del Made in Italy in Europa è in continua crescita
Il nostro paese si trova, ormai da diversi anni, in un periodo di grande incertezza dovuto a diversi fattori, tra questi per esempio i negoziati sulla Brexit e la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina che pesano sulle prospettive economiche europee.
In questo scenario di incertezza l’export italiano continua comunque a crescere: la richiesta di prodotti Made in Italy da parte dei paesi europei è in aumento e continuerà a registrare un tasso positivo anche nel prossimo futuro.
Un interessante articolo del nostro partner Octagona, ha messo in evidenza quali saranno i paesi più caldi per l’export italiano nei prossimi anni: Spagna, Germania e Francia. Anche le esportazioni nell’area orientale registreranno un tasso di crescita positiva: Repubblica Ceca e Polonia i paesi più appetibili.
Nel mondo odierno l’internazionalizzazione non è quindi solo un’opportunità, ma anche una sceltaobbligata.
L’export italiano è sicuramente un traino della crescita dell’economia del nostro paese ed oggi corrisponde al 32% del Pil, ma è ancora distante dal contributo tedesco che si attesta intorno al 42% del Pil.*
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