Luce e gas: novità in vista per il mercato tutelato con il Decreto Energia 2023
Nelle intenzioni di ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), la chiusura del mercato tutelato dell’energia è prevista a gennaio 2024 per il gas e ad aprile 2024 per la luce. Le recenti dichiarazioni del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, tuttavia, sembrano suggerire che un’ulteriore proroga sia in arrivo, come già successo negli anni passati. In attesa dell’ufficialità del nuovo Decreto Energia, facciamo il punto della situazione.
Ottobre: un buon momento per risparmiare
Anzitutto vale la pena di ricordare che stiamo per entrare nei mesi freddi dell’anno, quelli in cui si inizia ad accendere il riscaldamento e si utilizza più acqua calda, e di conseguenza si consuma più gas. È dunque un buon momento per verificare la convenienza della propria tariffa energetica ed eventualmente valutare un cambio di fornitore, scegliendo un’offerta migliore nel mercato libero dell’energia in vista dell’inverno. A questo scopo, esistono servizi gratuiti come quello fornito da Switcho che, a seguito del caricamento della bolletta, analizza la tariffa e i consumi attuali e consiglia se conviene cambiare fornitore, indicando l’offerta che garantisce il maggiore risparmio e gestendo la burocrazia dell’attivazione. Una buona opportunità per essere certi di non sprecare soldi in bolletta a causa di tariffe non ottimizzate.
Mercato tutelato e mercato libero dell’energia
Abbiamo citato queste due forme di mercato energetico, ma di cosa si tratta nel pratico?
- Nel mercato tutelato è ARERA a decidere e modificare periodicamente i prezzi di energia elettrica e gas, con variazioni che dipendono, per esempio, dall’andamento dei costi all’ingrosso delle materie prime. Il prezzo dell’energia, quindi, è uguale per tutti e non c’è possibilità di scelta.
- Nel mercato libero i fornitori energetici possono competere offrendo condizioni e tariffe personalizzate, tra cui i consumatori possono scegliere senza vincoli. Il prezzo dell’energia è stabilito dal singolo fornitore e varia da offerta a offerta.
Attualmente, circa un consumatore su tre in Italia si trova ancora nel mercato tutelato, mentre due su tre hanno già effettuato la transizione al libero. L’intenzione è quella di arrivare alla completa liberalizzazione del mercato energetico: ecco perché si parla di fine del mercato tutelato.
Fine del mercato tutelato: come funziona per il gas
Il primo dettaglio da considerare è la distinzione tra clienti vulnerabili e clienti non vulnerabili. La fine del mercato tutelato vale infatti solo per questi ultimi, mentre i vulnerabili potranno continuare a usufruire delle condizioni stabilite dall’Autorità. Nel caso della fornitura di gas, sono considerati clienti vulnerabili gli over 75, quelli che si trovano in condizioni economiche svantaggiate, quelli che soffrono di disabilità e quelli la cui utenza è in un’abitazione di emergenza.
Secondo le date attualmente previste, per tutti i clienti non vulnerabili il regime di tutela del gas scadrà il 1° gennaio 2024. Se non si effettuerà autonomamente il passaggio al mercato libero per tempo, non si subiranno comunque penali o interruzioni della fornitura: da inizio 2024 si passerà in automatico a un’offerta PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela) del mercato libero, mantenendo il fornitore attuale e con la maggior parte delle voci di costo in bolletta che continueranno a essere definite da ARERA.
Come anticipato, tuttavia, la data del 1° gennaio potrebbe essere rivista a breve dal nuovo Decreto Energia preparato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Si parla di una proroga di 6 o 12 mesi.
Fine del mercato tutelato: come funziona per la luce
Anche per l’elettricità vale la medesima distinzione tra clienti vulnerabili e non vulnerabili: i primi resteranno in regime di tutela anche dopo la scadenza prevista da ARERA, che in questo caso è il 1° aprile 2024. Le condizioni che determinano la vulnerabilità di un soggetto sono le stesse del gas, a cui però vanno aggiunte la necessità di utilizzare strumenti medici alimentati elettricamente e la collocazione dell’utenza in un’isola minore non connessa.
Cosa succederà il 1° aprile ai clienti non vulnerabili che non saranno ancora passati al mercato libero? Ci sono alcune importanti differenze rispetto al gas. L’offerta sarà sempre una PLACET, ma il fornitore potrebbe cambiare perché sarà assegnato in automatico tramite apposite procedure concorsuali. Anche la tipologia di mercato varierà: non sarà il libero,ma sarà quello che viene definito servizio a tutele graduali, il meccanismo stabilito da ARERA proprio per accompagnare i consumatori nel passaggio graduale al mercato libero e che è già stato sperimentato di recente con le PMI e le microimprese.
Anche per l’energia elettrica, la scadenza del mercato tutelato potrebbe slittare in base a quanto definito nel prossimo Decreto Energia.
Decreto Energia 2023: gli altri interventi
Il decreto non interverrà solamente sull’eventuale proroga del regime tutelato dell’energia, ma dovrebbe includere altre importanti misure. Ad esempio:
- L’estensione del bonus sociale in bolletta, che garantisce sconti in base a determinati criteri di reddito ISEE e che a oggi dovrebbe scadere il 30 settembre 2023.
- La possibilità per i Comuni di candidarsi per ospitare un deposito di scorie nucleari.
- La selezione di zone idonee per le energie rinnovabili e per l’eolico offshore.
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