Banca del Piemonte, una storia di oltre 110 anni
La nostra storia raccontata sulle pagine di Capital.
I valori fondanti sono le radici del nostro passato, presente e futuro.
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Banca del Piemonte ha aderito all’iniziativa ABI per affrontare l’incremento delle rate dei mutui a tasso variabile.
L’iniziativa è nata in risposta all’incremento dei tassi di riferimento della Banca Centrale Europea che, a partire da luglio 2022, ha determinato un sostanziale aumento delle rate dei “mutui casa” a tasso variabile con possibili difficoltà, per coloro che hanno scelto di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, a sostenerne il pagamento con regolarità.
La prima misura adottata dalla Banca riguarda l’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo da tasso variabile a tasso fisso, introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197*, ammettendo alla misura soggetti con reddito ISEE sino a 45.000 € e importo originario del mutuo sino a 300.000 €.
Sono previste, inoltre, ulteriori misure, come ad esempio l’allungamento della durata del piano di ammortamento, per poter individuare la soluzione più adatta ad ogni cliente.
Banca del Piemonte promuove anche la diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi – il pagamento delle rate del finanziamento.
*La legge 29 dicembre 2022 n. 197 (legge di bilancio per il 2023) ha previsto la possibilità di rinegoziare il mutuo con la propria banca passando dal tasso variabile al tasso fisso senza costi aggiuntivi.
Il termine per la rinegoziazione è fissato al 31.12.2023 e riguarda i contratti di mutuo ipotecario:
aventi tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto;
stipulati prima dell’1.2023;
di importo originario non superiore a 200.000 €;
reddito ISEE inferiore a 35.000 €;
finalizzati all’acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione.
Avviando la procedura di rinegoziazione, il mutuatario ha diritto a ottenere l’applicazione di un tasso annuo nominale fisso non superiore al minore tra l’interest rate swap (IRS) in euro a 10 anni/l’interest rate swap (IRS) in euro di durata pari alla durata residua del mutuo ovvero, se non disponibile, la quotazione dell’IRS per la durata precedente, riportato alla data di rinegoziazione alla pagina ISDAFIX 2 del circuito Reuters (ora ICESWAP2) al tasso così determinato si somma uno spread pari a quello indicato, ai fini della determinazione del tasso, nel contratto di mutuo. È possibile inoltre concordare anche l’allungamento del piano di rimborso per un periodo massimo di 5 anni, purché la durata residua del mutuo all’atto della rinegoziazione non diventi superiore a 25 anni.
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Sulle pagine de Il Corriere della Sera un racconto carico di storia e patriottismo che ha coinvolto il nostro fondatore, Camillo Venesio, nel 1945.
L’estate è alle porte e con essa arriva il momento di pianificare le vacanze.
Ma cosa succede ai nostri investimenti durante questo periodo?
Il nostro Stefano Stillavato, fund Selector & Financial Analyst, ne ha parlato sull’ultimo numero della rivista RankiaPro Italia.
La parola d’ordine per la componente azionaria di portafoglio in vista dell’estate? “Cautela”.
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Il Gruppo Credito, Finanza e Assicurazioni dell’Unione Industriali Torino, è un nuovo raggruppamento merceologico che riunisce più di quaranta aziende fra banche, advisor, imprese assicuratrici e broker, SIM, SGR e società finanziarie, tutti settori strategici per lo sviluppo economico del territorio.
L’obiettivo del Gruppo è di promuovere, rappresentare, tutelare e assistere le imprese associate nei rapporti con le istituzioni, con le organizzazioni economiche, politiche e sindacali e con ogni altra componente della società, studiando le esigenze delle imprese e del territorio, al fine di promuovere e proporre progettualità su temi correlati al mondo finanziario, come la crescita dimensionale, il rafforzamento patrimoniale e le tematiche ESG.
Il Gruppo intende inoltre rafforzare e consolidare i rapporti tra le oltre duemila aziende associate all’Unione Industriali Torino e il sistema finanziario.
Un’ulteriore opportunità per presentarsi in modo coeso nei confronti degli interlocutori istituzionali, nella gestione delle risorse dei Fondi Strutturali, nonché nella condivisione di progetti che siano in grado di favorire la crescita e la competitività delle imprese, la transizione digitale e la sostenibilità.
Nominate giovedì 13 luglio, durante la prima assemblea le cariche: alla presidenza Erica Azzoaglio – Banco Di Credito P. Azzoaglio, e alla vicepresidenza Stefano Cappellari – Intesa Sanpaolo e Alberto Pianta – Marsh spa.
All’interno del Consiglio, Giancarlo Poletto – Condirettore Generale di Banca del Piemonte.