È stata recentemente approvata la Direttiva europea sulle case green, che definisce le regole per la qualificazione energetica degli immobili di tutta Europa. Entro gennaio 2026, dovrà essere recepita come legge anche nel nostro Paese, dove si stimano tra 5,5-7,5 milioni gli edifici privati e pubblici da riqualificare. Il costo per intervento si aggira intorno ai 35-60.000 € ad abitazione. Per questo, esistono i mutui Green, rivolti a chi acquista o costruisce case di classe A o B. Scopriamo insieme perché convengono a te e all’ambiente.
Perché scegliere una casa green?
Oggi possiamo scegliere di essere sostenibili anche quando si tratta della nostra casa, il luogo dove occupiamo buona parte delle giornate, adottando un comportamento responsabile per la salvaguardia e la salute del nostro pianeta.
Una casa ecosostenibile è sempre di più l’aspirazione di chi acquista o costruisce un immobile, alla ricerca di comfort e risparmio energetico, fattori che – da un punto di vista del mercato immobiliare – ne aumentano il valore di mercato, garantendo un ritorno economico superiore in caso di vendita rispetto a edifici tradizionali.
Infatti, le case green assicurano un elevato comfort abitativo in ogni stagione, grazie a un isolamento termico ottimale e a impianti di riscaldamento e raffrescamento efficienti che mantengono una temperatura interna costante e piacevole.
Inoltre, riducendo le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico, contribuiscono significativamente alla sostenibilità ambientale.
Una cultura che si sta via via diffondendo, incontrando il favore delle istituzioni, che continuano a proporre vantaggi fiscali e agevolazioni per chi sceglie di essere “Green”.
Il governo italiano, infatti, incentiva tale scelta attraverso agevolazioni fiscali quali il Bonus casa, l’Ecobonus e il Superbonus 110%, che consentono ai proprietari di ottenere detrazioni fiscali o sconti in fattura per le spese sostenute in riqualificazioni energetiche.
Da parte degli istituti bancari, la risposta è una nuova offerta di mutui “verdi” a condizioni favorevoli per incentivare l’investimento in progetti ecosostenibili.
Cos’è un mutuo Green?
Il mutuo Green è un finanziamento a condizioni economiche vantaggiose, destinato a chi intende costruite o acquistare un’abitazione ecosostenibile ad alta efficienza energetica.
Gli edifici inclusi nel modello di mutuo Green sono quelli che appartengono alle classi energetiche A e B.
Perché conviene?
Comprare o costruire una casa ecosostenibile è un impegno che viene premiato con condizioni di favore da parte delle banche che concedono il mutuo.
Un mutuo Green è, infatti, offerto in generale a condizioni più vantaggiose, ad esempio con l’azzeramento delle spese di istruttoria.
Questo perché un mutuo Green è garantito da un immobile con un valore crescente nel tempo, tanto da ridurre praticamente quasi a zero il rischio di default per la banca: minor rischio significa minor costo.
Infine, consente di ridurre il consumo di energia di casa tua, con un notevole risparmio sulle bollette di luce e gas, attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile o di tecnologie di isolamento termico in grado di ridurre la dispersione di calore: una decisione conveniente per te e per l’ambiente.
Chi può richiedere un mutuo Green?
Oltre alla documentazione tradizionale prevista per la richiesta dei mutui, come la carta d’identità in corso di validità, il codice fiscale e lo stipendio o la pensione, il cliente deve presentare l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) o, in assenza dello stesso, altra documentazione attestante che l’immobile rientra nelle classi A e B (preliminare di vendita, capitolato o dichiarazione del costruttore).
Cosa finanzia un mutuo Green?
In genere, un mutuo Green può finanziare l’acquisto di un’abitazione efficiente da destinare a prima o seconda casa; la costruzione di un edificio con le stesse caratteristiche; oppure, la ristrutturazione di un immobile finalizzata a elevarne la classe energetica attraverso lavori di manutenzione..
Come funziona la classe energetica delle case?
Gli edifici vengono classificati attraverso l’indice di prestazione energetica globale (EPgl), che indica i kWh al metro quadrato per anno che sono necessari per riscaldare l’ambiente durante l’inverno o rinfrescarlo d’estate, produrre acqua calda, ventilarlo e illuminarlo.
Per inquadrare gli immobili, si utilizzano 7 classi energetiche: A, B, C, D, E, F, G. La classe A è la migliore e significa che l’immobile è più sostenibile a livello ambientale, fino alla classe G che invece è la peggiore perché quella con maggiore consumo energetico.
Quando una casa è in classe A?
Un immobile rientra nella classe A quando ha consumi energetici limitati (consumo maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl), grazie all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili o cappotti termici.
Queste abitazioni riescono a garantire un elevato comfort termico, evitando che il calore venga disperso facilmente e mantengono la stessa temperatura in tutti gli ambienti, permettendo di risparmiare notevolmente sul riscaldamento.
E quando in classe B?
La classe B è la seconda classe per efficienza energetica e mantiene un livello di consumo maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 Epgl all’anno.
Si rivela un buon compromesso tra consumi energetici, spese di gestione e ecocompatibilità.
Quanto si risparmia con un mutuo Green?
Secondo il Think Tank sul clima ECCO ed ENEA, si stima che l’efficientamento energetico delle case green porti ad una riduzione dei consumi energetici che varia mediamente tra il 50% e il 70%, abbattendo di conseguenza i costi.
Stipulare un mutuo Green per comprare una casa ecosostenibile, quindi, significa optare per una soluzione che offre vantaggi economici, aumenta il valore dell’immobile, migliora la qualità della vitaquotidiana e supporta la protezione dell’ambiente.
L’acquisto di una casa è una delle scelte più importanti della nostra vita. In centro o fuori città, in condominio o indipendente: molti sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si decide di comprare casa. Ecco 10 consigli ‘chiavi in mano’ che possono aiutarti per acquistare la casa dei tuoi sogni.
1. Definisci il budget
Innanzitutto, bisogna effettuare una valutazione di natura economico-finanziaria, analizzando le proprie disponibilità economiche per definire il budget che si vuole spendere.
2. Decidi cosa e dove vuoi comprare
Scegliere una nuova casa può essere molto difficile: devi valutare con attenzione in quale tipologia di casa e zona desideri vivere.
Casa nuova o da ristrutturare?
È importare decidere tra una casa di nuova costruzione, ristrutturata o da ristrutturare: infatti, se si prevedono importanti lavori di ristrutturazione, andranno tenuti in considerazione i relativi costi oltre a quello di acquisto dell’immobile e anche di un possibile allungamento dei tempi. Al contrario, si sarà disposti a spendere un po’ di più per una casa già ristrutturata e magari già “pronta all’uso”.
Casa indipendente o appartamento?
Si tratta di una valutazione personale sulla base delle proprie esigenze. Difatti, in entrambi i casi ci sono pro e contro.
Le case indipendenti godono di maggiore libertà e in genere della possibilità di disporre di spazi esterni e di un posto auto personale; di contro, il prezzo di acquisto sarà più alto, così come le spese di manutenzione. Senza tralasciare l’aspetto della sicurezza: una casa indipendente o villetta può attirare maggiormente l’attenzione dei ladri, lasciando al proprietario l’onere di dotarsi di circuito di videosorveglianza e antifurto per proteggersi da eventuali furti o rapine.
Gli appartamenti in genere offrono prezzi di acquisto più convenienti e la possibilità condividere le spese di gestione e manutenzione dello stabile con gli altri condòmini. Alcuni condomini, poi, dispongono del servizio di portineria: davvero comodo per la consegna di posta in caso di assenza e per una maggiore sicurezza per sé e la propria casa.
Perché è importante la zona?
La scelta della zona o del quartiere in cui abitare è fondamentale e dipende da svariati fattori, come la vicinanza al posto di lavoro o alla scuola dei figli, la presenza di giardini e aree verdi, la prossimità alla metro (nelle grandi città) o alle fermate dei mezzi pubblici.
Se il quartiere è residenziale, i prezzi degli immobili saranno più alti a fronte di maggiori servizi (quali negozi, supermercati e farmacie) e di una maggiore facilità a rivendere o affittare la casa in futuro.
3. Comprare casa da privato o tramite agenzia?
Avvalersi di un’agenzia immobiliare è sicuramente utile, perché verifica che le caratteristiche dell’immobile e i dati catastali siano in regola, garantisce una visita guidata approfondita, offre supporto negli aspetti burocratici collegati all’acquisto e valuta che il prezzo richiesto dal venditore sia adeguato in base all’andamento del mercato.
È vero però che la prestazione di questi servizi comporta un costo per l’acquirente, che dovrà riconoscere all’agenzia una commissione (in genere del 3-4% del valore di vendita dell’immobile), ma è anche un grande supporto per chi non ha esperienza nel settore.
4. Consigli utili per la visita
Durante la visita, presta attenzione allo stato di conservazione dell’appartamento e del condominio.
È poi opportuno tornare a visitare la casa almeno un’altra volta, meglio se da soli e in un orario diverso da quello della prima visita: il quartiere tanto tranquillo di giorno potrebbe essere malfrequentato e rumoroso di notte e la casa, tanto elegante di sera alla luce artificiale, potrebbe rivelarsi poco soleggiata.
5. Svolgi una perizia sull’immobile
Gli aspetti essenziali da considerare per redigere il ‘valore di stima’ sono: la zona di ubicazione, l’andamento del mercato negli ultimi 24 mesi nell’area di pertinenza, la comparazione degli immobili in vendita in questa zona al momento della trattativa.
6. Fai accertamenti
Prima di impegnarti nell’acquisto, è importante effettuare alcune verifiche su:
– Atto di provenienza: fai una ricerca catastale per stabilire chi sia il proprietario dell’immobile. L’atto può essere un rogito, un’eredità o una donazione. È consigliabile che non ci siano state donazioni negli ultimi 20 anni, cosa che potrebbe comportare il rischio che un erede escluso erroneamente rivendichi la proprietà dell’immobile.
– Profilo ipotecario: è importante controllare che non siano presenti ipoteche o pignoramenti, per evitare situazioni spiacevoli e vedersi costretti a pagare per conto del vecchio proprietario.
– Conformità urbanistica e visura catastale: tutti i documenti di conformità urbanistica devono essere in regola e i progetti edilizi registrati presso il Comune. Qualsiasi difformità è un abuso che il venditore deve sanare prima dell’atto di vendita, se la legge in vigore lo consente. È altresì importante richiedere la visura catastale rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, che certifica l’autorizzazione all’allaccio alle utenze.
– Certificato di agibilità o abitabilità: viene rilasciato al termine dei lavori di costruzione dell’edificio e ne certifica i requisiti minimi di sicurezza per l’occupazione oltre alla conformità al progetto.
– APE (Attestato di Prestazione Energetica): è il documento che sintetizza le caratteristiche energetiche dell’immobile con la sua classe energetica (dalla migliore, la “A”, fino alla classe G che invece è la più energivora), che deve essere allegato al contratto di vendita.
– Spese condominiali: è sempre bene rivolgersi direttamente all’amministratore e farsi rilasciare una specifica attestazione circa lo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle liti pendenti per quel dato immobile.
– Regolamento condominiale: è meglio dare uno sguardo anche su com’è regolamentato l’uso e la ripartizione delle spese delle parti comuni (cortile, ascensore, giardino, pulizia di androne e scale, ecc.).
– Pertinenze: verificare se la casa è dotata di cantina, soffitta, posto auto, venduti unitamente all’immobile, e visitarli verificandone le mappe catastali.
7. I “segreti” della compravendita
Se non sono insorte problematiche in fase di verifica dell’immobile, puoi procedere con un’offerta al venditore, che si può trattare ma senza scendere troppo al ribasso. La proposta ha validità ufficiale e una scadenza, in genere fissata a 7 o 15 giorni, entro cui il proprietario deve accettare o meno l’offerta. Con la proposta d’acquisto l’acquirente mette a disposizione una cifra a titolo di caparra.
È poi indispensabile sottoscrivere il compromesso, o contratto preliminare, in cui le parti di fatto si impegnano a stipulare un successivo contratto dicompravendita per finalizzare l’operazione. In questo modo, chi acquista la casa può essere sicuro che il venditore non cambi idea e può sfruttare questa garanzia per trovare il mutuo appropriato.
Ovviamente la caparra verrà sottratta dal prezzo di vendita della casa, che dovrà essere saldato al proprietario in sede di rogito notarile.
8. Scegli il mutuo giusto
Per capire l’importo da richiedere con il mutuo, è necessario sapere che la banca in genere concede fino a un massimo dell’80% del valore di mercato dell’immobile. Un altro elemento da tenere in considerazione è la scelta del tasso di interesse, fisso o variabile. Anche la durata del piano di rimborso deve essere valutata in funzione dell’importo e della propria capacità finanziaria.
Ricordati anche che puoi godere di agevolazioniin caso diacquisto prima casa. Inoltre, se sei under 36 anni e con un ISEE inferiore a 40.000 €, puoi godere di ulteriori agevolazioni, come la possibilità di accedere al Fondo Prima Casa ed ottenere un mutuo 100%.
Se, invece, intendi acquistare un’abitazione ecosostenibile ad alta efficienza energetica o ristrutturare un immobile in maniera ecocompatibile, potrai stipulare con la tua banca un mutuo green con condizioni economiche vantaggiose.
9. Cosa fare dopo l’acquisto della casa
Innanzitutto, bisogna fare le volture delle utenze energetiche, gestire linea telefonica e connessione internet, e ricordarsi di registrare in Comune il cambio di residenza, soprattutto se si è usufruito delle agevolazioni prima casa.
10. Assicura la tua casa
In Italia, l’assicurazione sulla casa non è obbligatoria a meno che non si stipuli un mutuo. In quest’ultimo caso, sarà richiesto di sottoscrivere una copertura scoppio e incendio al fine di preservare l’immobile, unica garanzia per la banca.
In ogni caso, spesso si sottovaluta l’importanza di una polizza con copertura più ampia, che comprenda altri sinistri non connessi strettamente all’immobile in quanto tale. Numerose sono le polizze che coprono danni come furto e rapina, eventi atmosferici e terremoto, responsabilità civile, e altro ancora.
Se hai appena comprato una casa, vale la pena considerare la sottoscrizione di una polizza multirischio, considerando che la spesa è minima rispetto al valore del bene da proteggere.
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