Privati - 20 Aprile 2022
L’Italia in bicicletta
L’Italia in bicicletta. L’anno scorso, la mancanza di prodotto, le difficoltà globali di approvvigionamento e i ritardi nelle consegne hanno soltanto rallentato le vendite delle due ruote a pedale; infatti, dopo il record 2020 di oltre due milioni di bici vendute, il mercato 2021 ha sfiorato il dato dell’anno precedente, fermandosi a 1.975.000, con una flessione limitata al 2%.
Le stime annuali diffuse da Confindustria Ancma (Associazione Ciclo Motociclo Accessori) descrivono, pertanto, un mercato nazionale in salute, con 1.680.000 biciclette tradizionali vendute nel Bel Paese, soltanto il 3% in meno rispetto al 2020, mentre le eBike – bici a pedalata assistita – hanno evidenziato un ulteriore aumento (+5% rispetto all’anno precedente), sia pure più limitato rispetto al precedente, evidenziando il totale di 295.000 esemplari consegnati a clienti finali.
“Un risultato molto positivo – ha commentato Paolo Magri, presidente di Ancma – raggiunto in assenza degli incentivi all’acquisto, che avevano contribuito al considerevole dinamismo della domanda post-lockdown nel 2020”.
Si consolida quindi il protagonismo della bicicletta come strumento di mobilità e svago, “un fenomeno che – secondo Magri – esige di essere valorizzato dal punto di vista culturale e per il quale continuiamo a ritenere necessario un passaggio dalla logica di incentivi all’acquisto a una visione corale di incentivi all’utilizzo fatta, ad esempio, di maggiori investimenti sulle ciclabili, sulla promozione dell’uso della bicicletta, la sicurezza degli utenti e la promozione internazionale dell’Italia come meta cicloturistica”.
I dati presentati dall’Ancma mostrano, inoltre, il buon andamento dell’industria italiana del settore che, infatti, ha evidenziato una produzione superiore ai 3,2 milioni di biciclette nel 2021, con un incremento vicino al 7% rispetto al 2020. In particolare, il segmento eBike da solo ha fatto registrare la crescita del 25%, mentre la bici “muscolare” è aumentata del 5% rispetto al 2020, contando infatti oltre 2,9 milioni di esemplari prodotti.
Positivi, con aumenti a doppia cifra, anche i dati che riguardano l’export di biciclette muscolari (+21%) e quello delle eBike (+56%), per un valore complessivo di 418 milioni di euro (+ 45%), mentre ancora più significativo è il valore dell’export di parti e componenti, che arriva a un totale di 528 milioni di euro (+36%). Una tendenza, quest’ultima, che consolida la tradizionale eccellenza produttiva italiana di selle, gruppi, telai, ruote per bici di alta gamma.
Infine, l’Ancma ha rilevato che a crescere, l’anno scorso, è stato pure l’import di due ruote a pedali, sia in volume che in valore, “segno dell’impennata della domanda interna e dell’influenza delle dinamiche internazionali sulle scorte di componenti delle aziende assemblatrici di biciclette”.
La quantità di acquisti dall’estero è stata tale che il saldo 2021 della bilancia commerciale del settore ciclo è risultato eccezionalmente negativo per 64 milioni di euro.