Privati, Imprese - 12 Dicembre 2022
In Piemonte un miliardo di alberi, ma non bastano
Riducono le emissioni, proteggono il suolo, migliorano la qualità dell’aria e la vivibilità dei luoghi. Ecco le funzioni degli alberi, ai quali, giustamente, è dedicata una Giornata nazionale, che annualmente si celebra il 21 novembre.
Fra l’altro, nella lotta al surriscaldamento globale, gli alberi svolgono un ruolo fondamentale, avvalorato da studi scientifici che dimostrano come senza il contributo delle foreste sarà impossibile contenere il riscaldamento globale a 1,5 °C, obiettivo dell’Accordo di Parigi.
In Italia – ricorda Confagricoltura – la superficie boschiva supera gli 11 milioni di ettari e rappresenta il 36,7% del territorio nazionale, con una crescita del 3,7% rispetto al rilevamento del 2005.
Dal 1990 a oggi, tuttavia, circa 1,5 milioni di ettari sono stati persi dall’agricoltura a beneficio di una superficie forestale non gestita, il che significa aumento del pericolo di incendi (nel 2021 l’Italia è stato il Paese europeo più colpito dai roghi boschivi), riduzione della fruibilità del territorio, perdita di valore paesaggistico e aumento dei rischi idrogeologici.
La situazione spinge quindi a una riflessione ampia, che non si limita alla valorizzazione del verde attraverso nuove piantagioni, bensì pone l’evidenza di una gestione oculata di questo patrimonio.
“Dobbiamo lavorare sul riordino fondiario, sull’aggregazione, sulla pianificazione forestale che oggi coinvolge solo il 15% delle superfici e sulla formazione degli operatori che lavorano nel bosco” ha detto il presidente della Federazione nazionale Risorse Boschive di Confagricoltura, Enrico Allasia, aggiungendo che bisogna puntare sulla valorizzazione del bosco non solo in termini di prodotto, ma anche di servizi ecosistemici.
“Una superficie forestale gestita e non lasciata a sé stessa – ha spiegato Allasia – significa legno nelle zone vocate, ma anche turismo ed economia di base per prodotti come funghi e tartufi. Non meno importante è la filiera medicale per le foreste: le persone che hanno bisogno di una riabilitazione psicologica o motoria possono usufruire di questi spazi e questa è un’altra opportunità che i boschi offrono agli imprenditori che vogliono cimentarsi in questo campo”.
Comunque, l’Italia ha festeggiato la Giornata nazionale degli alberi con l’annuncio di 6,6 milioni di nuove piante in arrivo grazie ai fondi del Pnrr per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog.
La messa a dimora di nuovi alberi è importante – sostiene la Coldiretti – per affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città, dove si dispone di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano per abitante, puntando su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione. La situazione infatti è peggiore nelle metropoli, dove i valori vanno dai 15,2 metri quadrati di Messina ai 17,1 di Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari.
D’altra parte, il verde migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che – evidenzia la Coldiretti – una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Senza dimenticare gli effetti di mitigazione sui microclimi metropolitani, visto che la differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi.
In Piemonte, la superficie boschiva supera il milione di ettari. Negli ultimi 60 anni le superfici boscate del territorio subalpino sono aumentate dell’80%, arrivando a occupare il 37% del territorio regionale, con un miliardo di alberi, 52 specie arboree e 40 specie arbustive.
“Si tratta di un patrimonio di biodiversità eccezionale che oltre a produrre legno valorizza il paesaggio e l’ambiente, contribuendo in modo determinante al sequestro dell’anidride carbonica e purificando l’aria” ha detto Enrico Allasia, presidente anche di Confagricoltura Piemonte. Che ha aggiunto: “Se consideriamo che un cittadino consuma mediamente 167 kg all’anno di CO2 e che in Piemonte abitano circa 4,4 milioni di persone significa che, all’anno, dovremmo piantare 150 milioni di alberi per compensare l’emissione di CO2 dei singoli cittadini”.