Privati, Imprese - 23 Agosto 2024
Leggere Shakespeare: ecco, il segreto per essere un buon banchiere
Agosto, periodo di vacanze. È l’occasione per usare bene il tempo e la libertà dagli impegni per fare buone letture: ma quali?
A rispondere è Camillo Venesio, il nostro Amministratore Delegato e Direttore Generale, in occasione dell’intervista rilasciata venerdì 23 agosto su “La Repubblica – Torino”.
«Il mese di agosto – dice il nostro Amministratore Delegato – per noi che lavoriamo nella finanza, e quindi in un universo molto sensibile alle turbolenze geopolitiche, non è stato quasi mai di assoluto riposo».
Eppure, ripensando alle sue letture estive, aggiunge: «Sono un appassionato di Shakespeare, che leggo e rileggo da anni, e se penso a un libro che ha segnato la mia estate e che da allora continua a darmi la misura del mio scrittore di culto, questo libro è una biografia del Grande Bardo scritta dallo storico inglese Max Meredith Reese: “Shakespeare. Il suo mondo e la sua opera”».
Un tomo di seicento pagine, che tratta di uno dei grandi maestri dell’umanità: ma allora, perché leggere Shakespeare per essere un buon banchiere?
Ce lo svela Camillo Venesio: «Nella mia vita professionale leggere Shakespeare mi è servito molto di più di tanti corsi che ho fatto per capire le dinamiche relazionali del potere, per conoscere le caratteristiche dell’animo umano, sia nella crudeltà sia nell’amore, sofferenza e gioia, carità, avidità e generosità. Faccio solo una citazione: per me leggere Shakespeare significa stare come chi, seduto su un promontorio, intravede da lontano la riva».