Quello che conta per te
Come Banca, ma prima di tutto come persone, desideriamo essere al tuo fianco per supportarti nella gestione della tua vita economica. Attraverso questa rubrica, mettiamo a tua disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per aiutarti a navigare con maggiore sicurezza tra le sfide finanziarie quotidiane. Il nostro obiettivo è offrirti strumenti utili e consigli pratici, affinché tu possa prendere decisioni autonome e consapevoli in tutti gli ambiti della tua vita che richiedono attenzione economica.
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Le sfide di oggi
Casa dolce casa
Proteggerla: perché, cosa, come
#12 Casa dolce casa
Indice dei contenuti
Quando torniamo a casa, ci sentiamo protetti. Basta girare la chiave nella toppa, chiudersi la porta dietro le spalle, sentire il calore delle cose ed è come se il mondo non potesse più toccarci, tenderci agguati, metterci in pericolo. Questa sensazione di casa-rifugio ci fa considerare come scontata che la casa sia intoccabile, perenne, non soggetta a sua volta a rischi. Così, naturalmente, non è e dovremmo avere cura per ciò che ha cura di noi e che spesso comporta o ha comportato sacrifici economici.
La casa e gli italiani: obiettivo “1”
In Italia ci sono 35,6 milioni di abitazioni ad uso residenziale (Agenzia delle Entrate – STATISTICHE CATASTALI 2023). 33 milioni, pari al 93% dello stock abitativo, è di proprietà di persone fisiche. Nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in affitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono dell’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito (Istat, Gruppo di lavoro sulle politiche per la casa e l’emergenza abitativa 2022). La casa “media” italiana è grande 118 metri quadrati e ha 5,5 stanze. In Piemonte, il prezzo medio di una casa al mq è di 1.394, mentre l’affitto mensile al metro quadro è di 9,69 €. 4, 8 milioni di persone vivono in affitto, 3,8 milioni pagano un mutuo (Istat, LE SPESE PER I CONSUMI DELLE FAMIGLIE | ANNO 2023). Il mutuo medio nel 2024 è stato pari a 139.900 euro (Osservatorio di MutuiOnline.it).
Sono numeri imponenti, che ci raccontano della casa come uno degli obiettivi di vita più importanti delle famiglie, che mette in moto risorse economiche, psicologiche, affettive.
Tre fasi: crearla, gestirla, possederla
La casa è inserita nella classificazione degli immobili. In realtà, all’interno del corso di vita è un progetto mobile, che implica diverse scelte: decidere se stare in affitto o se comprarla, gestirne la fase di acquisto mediante soldi propri o mutui, possederla per sé o per altri, ed ancora a fine abitativo o di investimento. Le scelte sono individuali e familiari, certo, ma dipendono anche dal mercato immobiliare, dai redditi, dall’imposizione fiscale e dal contesto territoriale.
Per quanto ci riguarda, le fasi più critiche sono quelle della costruzione del progetto casa mediante mutuo e della gestione della casa, sia essa la nostra abitazione o data in affitto per conseguirne reddito.
In tutte le fasi, l’impatto economico è rilevante e le famiglie spendono mensilmente molto per la casa: 585 € se sono in affitto, 273 € al mese per l’abitazione di proprietà (Istat, spesa per l’abitazione 2023). In Piemonte, per ogni 100 euro di reddito 12,3 euro vengono spesi mediamente per la propria abitazione.
“Le fasi più critiche sono quelle della costruzione del progetto casa mediante mutuo e della gestione della casa, sia essa la nostra abitazione o data in affitto per conseguirne reddito.”
Quanto difendiamo questi consumi e questi beni? E teniamo sotto controllo la sicurezza dei nostri primi rifugi? Mettere in sicurezza la nostra casa è un fatto di responsabilità nei confronti di noi stessi e delle persone a cui vogliamo bene.
Cosa può capitare e quanto capita
L’annuario statistico dei vigili del fuoco ci informa che nel 2023 ci sono stati 38.021 interventi per incendi ed esplosioni direttamente legati ad abitazioni. Su base giornaliera questo significa 104 interventi al giorno. Gli incendi, naturalmente, possono danneggiare parti strutturali (porte, finestre, infissi), mobili ed elettrodomestici, beni. Se a questi eventi aggiungiamo allagamenti, fughe di gas e tutti gli altri danni che non hanno a oggetto i vigili del fuoco ma altre specializzazioni, ne emerge una grande diffusione di possibili eventi che possono colpire gestione e possesso di una casa.
Ci sono poi danni di origine volontaria, ossia dolosa. Tra questi, il più diffuso è il furto in abitazione.
Censis («La casa che vorrei. Spazio sicuro e che rassicura», realizzato dal Censis con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni) ci presenta un quadro molto chiaro: 9 milioni di italiani ha subito almeno un furto in casa e il 44,5% conosce vicini e amici che sono stati vittime dello stesso reato. Nel 2022 sono stati commessi complessivamente 135.447 furti e rapine in abitazione e sebbene il numero sia inferiore al passato la percezione di insicurezza degli abitanti è molto forte. Va inoltre ricordato il tema della responsabilità civile di chi vive o possiede una casa, e che ci rende responsabili dei danni che possiamo causare ad altri in modo del tutto involontario, ad esempio per lavatrici che perdono, tubature che si guastano e così via.
I rischi legati alla propria casa esistono e sono frequenti. Possiamo scegliere di non pensarci e, nel caso, di subirli, oppure possiamo assumere consapevolezza e gestirli.
Cosa fare
La protezione della casa non ha solo ad oggetto muri, mobili e beni ma, soprattutto, la nostra stabilità economica. Una sola cucina ha un costo che può variare da poche migliaia di euro a qualche decina di migliaia di euro, e mettere a rischio cose che ci sono costate tanti sacrifici è del tutto evitabile.
Per questo, dovremmo attivare due tipi di attenzioni: prevenzione e riparazione.
La prevenzione consiste non solo nel mettere in atto comportamenti che mitighino i rischi ma anche essere in grado di dimostrare il danno subito. Troppe volte, infatti, non si tiene traccia fotografica o amministrativa delle cose che comperiamo, il che rende quasi impossibile ricostruirne possesso e valore. Il consiglio, dunque, è quello di contrastare la pigrizia, e cominciare a farlo. Più generalmente, la prevenzione consiste nel disporre di estintori manutenuti, custodire con cura i propri beni, avere buon senso comune nei comportamenti quotidiani, evitare comportamenti che amplifichino i rischi. Tutto questo è necessario, ma non sufficiente. Per questo, alla prevenzione va abbinata una strategia di protezione che consiste nel gestire, per via assicurativa, i propri rischi.
Molto spesso queste soluzioni sono già in atto. Ad esempio, nei condomini va verificata la copertura collettiva, di norma gestita dagli amministratori, ed è utile valutare se le somme assicurate sono sufficienti a proteggere un danno particolarmente rilevante. Le coperture condominiali, tuttavia, riguardano l’edificio e non il contenuto. Per questo, una mappa dei propri mobili, abiti, elettrodomestici e così via può aiutare a verificare il proprio grado di copertura.
Per quanto invece riguarda i furti, è bene evidenziare quali beni richiedono una adeguata protezione e ragionare con operatori che ci aiutino a valutare la forma più efficace di protezione.
In tutti i casi, la protezione della casa richiede forme assicurative, per il semplice fatto che l’unica alternativa consiste nel tenere immobilizzate o liquide grandi somme per far fronte agli imprevisti, il che è inefficace per natura.
Conclusione
La casa è il primo sogno, il primo sacrificio, l’acquisto più importante nella vita di molte persone. Quando qualcosa è importante va protetto, ed è un peccato che si passi molto tempo per sognare e poco tempo per tutelare ciò che ci sta a cuore. Siamo abituati a proteggere le automobili, dovremmo essere ancora più accurati nel difendere il nostro primo rifugio, economico e affettivo, dalle grandi e piccole cose che possono privarcene. Occuparci delle conseguenze economiche di un rischio rimuovendone gli aspetti più dannosi significa preoccuparsi meno e dormire meglio. In fondo, la protezione si basa su un principio solido ma semplice: privarsi di poco (denaro) per non correre il rischio di dover privare noi e gli altri di molto (la nostra casa).