Quello che conta per te
Come Banca, ma prima di tutto come persone, desideriamo essere al tuo fianco per supportarti nella gestione della tua vita economica. Attraverso questa rubrica, mettiamo a tua disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per aiutarti a navigare con maggiore sicurezza tra le sfide finanziarie quotidiane. Il nostro obiettivo è offrirti strumenti utili e consigli pratici, affinché tu possa prendere decisioni autonome e consapevoli in tutti gli ambiti della tua vita che richiedono attenzione economica.
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Le sfide di oggi
Comprare e vendere casa
La casa, sicurezza e stabilità
#6 Comprare e vendere casa
Indice dei contenuti
La casa rappresenta la capanna, il rifugio, la dimora in cui vivere. La parola ha un significato profondo, esprime un concetto di luogo affettivo e personale. La casa ha un valore sociale, oltre che economico, che rimane altissimo per tutte le persone. E’ il luogo della riflessione, della relazione intima, della sicurezza. Quando compriamo o vendiamo una casa, compriamo o vendiamo una parte di noi stessi e della nostra famiglia.
Cercasi casa disperatamente
Le famiglie italiane, è risaputo, privilegiano la proprietà della casa in cui vivono. In Europa, siamo quelli che maggiormente prediligono il possesso. In Germania e Francia, la preferenza si divide equamente tra affitto ed acquisto mentre nei paesi nordici, l’affitto è la soluzione principale.
Ma dietro ad un aspetto puramente economico, c’è molto di più. Per tutti il concetto di “casa” ha principalmente una connotazione psicologica. La casa è il luogo dove viviamo, dove gli amici ci trovano, dove mettiamo le nostre radici, dove stabiliamo connessioni profonde, dove ci nutriamo e ci riposiamo. Quindi che sia affitto, condivisione o proprietà, la casa è il luogo per eccellenza dove noi cresciamo noi stessi e i nostri cari.
In Italia, l’acquisto della casa risulta essere una tappa fondamentale nel progetto di vita degli italiani. Possedere la propria casa è principalmente condizione di sicurezza e stabilità. E molti di noi intendono passare la propria casa ai propri figli e nipoti. Per qualcun altro è un modo di esprimere la propria personalità.
In un contesto di incertezze economiche e di profonda importanza delle relazioni familiari, l’acquisto di una casa è visto come uno dei principali traguardi della vita e una fonte di sicurezza sia economica che emotiva. La casa è fatta da quattro mura che racchiudono le persone giuste.
Cosa significa possedere una casa
Comprare casa a Palermo o Milano, può richiedere da 8 a 46 volte uno stipendio medio di un lavoratore dipendente a tempo pieno (Fonte Elaborazione Progetica 2024). La variabilità sul territorio italiano è enorme e passa dalla più esosa Milano alla più economica Palermo. Comprare una casa di 117metri quadrati a Roma richiede 23 volte lo stipendio medio, mentre a Torino “bastano” 17 anni a parità di stipendio (Fonte: elaborazione Progetica 2024).
Ma oltre al costo di acquisto, su cui ci si sofferma spesso a ragion veduta, avere una casa, significa anche manutenerla. In media si suggerisce di rinfrescare le pareti ogni 5/7 anni, così come l’aggiornamento di impianti (ogni 10 anni), gli infissi (ogni 2 anni) e i miglioramenti termici (ogni 10 anni).
Gli elettrodomestici in media durano una decina di anni, fortunato chi arriva a 15 o 20. Questo significa che prima la lavatrice, poi la lavastoviglie, il frigorifero, la caldaia o sistema di condizionamento, necessitano di un rinnovo da prevedere in termini di spesa. Nulla di particolare basta un po’ di programmazione.
E poi ci sono spese fisse a carico di chi risiede in una casa, come le tasse annuali sui rifiuti (in media 320 euro all’anno), sugli apparecchi audiovisivi (90€ annui) ed infine la TASI (illuminazione pubblica e strade). E poi ci sono le più note, spese condominiali e utenze.
“Comprare una casa di 117metri quadrati a Roma richiede 23 volte lo stipendio medio, mentre a Torino “bastano” 17 anni a parità di stipendio”
Fonte: Elaborazione Progetica 2024
Possedere una casa richiede un’analisi del costo di acquisto in relazione alle proprie possibilità e una valutazione dei costi di mantenimento. Affrontare con razionalità questi temi permette di assumere consapevolezza e quindi gestire in modo intelligente le uscite che ne derivano.
Scegliere casa con il cuore e con il cervello
Prima di scegliere la casa più “grande” o più “bella”, è utile pensare alle funzionalità perché ogni opzione impatta sui costi che andremo a sostenere. Una casa grande significa grandi spese.
In particolar modo, sarà utile ragionare sulla vita che andremo a condurre nella futura casa: parcheggiare l’auto più o meno comodamente, piantare un alberello d’arredo o un orto, avere uno spazio esterno ma coperto, raggiungere il posto di lavoro più o meno rapidamente, fare spesa con o senza auto, per fare alcuni esempi determinanti.
E’ utile quindi soffermarsi a bilanciare ogni scelta e fissare delle priorità presenti e future per sé e per la propria famiglia.
“E’ utile soffermarsi a bilanciare ogni scelta e fissare delle priorità presenti e future per sé e per la propria famiglia.”
La scelta della casa va ponderata con cura, non solo selezionando quella più bella, ben tenuta o con grandi potenziali ma quella più funzionale rispetto al tipo di vita che conduciamo e che faremo in futuro e con chi.
Acquisto si o acquisto no?
La fascia di età più attiva sulla scelta di una casa è quella compresa tra i 30 e i 45 anni. E l’acquisto come prima casa coinvolge il 50% delle compravendite (Fonte: Federproprietà 2023).
Ma prima di acquistare dobbiamo sapere che ci sono diverse alternative all’acquisto diretto che possono soddisfare diverse esigenze e situazioni finanziarie. Dall’affitto tradizionale al leasing immobiliare, dal comodato d’uso al co-housing, ogni opzione presenta vantaggi e svantaggi che devono essere attentamente valutati in base alle proprie esigenze di vita, disponibilità economica e obiettivi a lungo termine. Perché acquistare significa pagare una cifra importante, non solo per il prezzo richiesto dal venditore, ma anche per le spese necessarie per entrare in possesso.
Iva (se comprata da un costruttore), Tasse, Notaio, Agenzia immobiliare fanno lievitare il costo totale fino al 5%. Ci sembrano piccole cifre perché le rapportiamo al prezzo della casa, ma sommate, spostano il budget famigliare e spesso creano un problema di liquidità. Quindi taccuino alla mano, o smartphone, e facciamo due conti prima di procedere all’acquisto.
Se abbiamo individuato l’immobile è sempre utile fare una serie di verifiche, da quelle più semplici a quelle meno emozionanti.
Comprare casa significa sostenere non solo il prezzo di vendita ma anche le spese correlate per la compravendita. Ponderiamo sempre le alternative all’acquisto, che non è l’unica soluzione. Verifichiamo attentamente tutti gli aspetti inerenti la casa, da quelli di contesto a quelli amministrativi.
Vendo casa, astenersi perditempo
Vendere casa è un momento sempre molto complicato. Ci si può trovare a vendere per migliorare la propria situazione abitativa oppure per ridurre il carico di spesa. Ci si può trovare a vendere una casa ereditata o non più utilizzata dalla famiglia, oppure perché ci sono urgenze economiche importanti come un grave imprevisto. La prima ragione per gli italiani è l’arrivo di un figlio che fa cambiare le esigenze di spazio (45% dei casi). E comunque un italiano su 3 cambia casa almeno una volta ogni cinque anni (Fonte: Ipsos 2024).
Quando si vende le attese sul ricavo sono sempre alte e nella maggior parte dei casi disattese. Quindi la prima cosa da fare è una buona valutazione, cioè supportata da persone esperte in grado di valutare il momento di mercato, il contesto e lo stato del bene immobile. Non a caso il 60% di coloro che hanno concluso la vendita lo ha fatto tramite un agente immobiliare.
“La prima ragione di cambiamento della casa, è l’arrivo di un figlio che fa cambiare le esigenze di spazio”
Definire un prezzo di vendita, significa dare un valore congruo alla propria casa. L’aiuto di un esperto per la valutazione è fondamentale per la riuscita dell’operazione in tempi ragionevoli.
Come prepararsi alla vendita?
Un modo responsabile di preparare la vendita è quello di curare i seguenti aspetti:
– Garantire per la cosa venduta lato urbanistico e catastale
– Garantire l’assenza di ipoteche, trascrizioni e diritti di terzi
– Fornire i documenti necessari per mutuo del compratore e rogito
– Prestare garanzia da evizione e vizi occulti
– Pagare le tasse, se dovute
– Rispettare gli obblighi di custodia e consegna
– Saldare condominio ed utenze
– Programmare il trasloco
Non diamo per scontato che sia tutto di immediata esecuzione, soprattutto per gli immobili meno recenti. Teniamo presente che secondo il Dipartimento Unità per l’efficienza energetica, oltre il 60% degli immobili è stato costruito prima del 1976. Portare a termine queste attività, eviterà che il compratore si ritiri dalla negoziazione o che eserciti diritti dopo la vendita.
Infine, non dimentichiamo di pianificare il trasloco. Perché oltre ad avere un costo che varia da 800€ a 2.600€, è una delle attività più stressanti per le persone, sia per l’instabilità che si genera in quei giorni che per la complessità organizzativa da gestire.
Immaginiamo la vendita come il momento in cui incasseremo l’assegno ma quel momento va preparato per evitare che si creino spiacevoli ripensamenti nel compratore o allungamenti nei tempi di conclusione dell’atto.
Conclusione
La casa è uno dei principali obiettivi di vita delle persone. La casa risponde ad esigenze di protezione e sicurezza. L’esigenza di acquistare non può più essere considerata, come nei decenni passati, una necessità personale e contemporaneamente un buon investimento. Comprare casa per soddisfare un bisogno abitativo significa prendere in considerazione aspetti economici, di gusto e temi funzionali.