- 18 Ottobre 2019
Digitalizzazione dei pagamenti: un trend Europeo
Virtuosi esempi in Europa e in Italia superbonus dal 2021 per chi paga con modalità tracciabili
Negli ultimi anni sono sempre più i paesi che puntano ad abbandonare il contante in favore dei pagamenti elettronici.
I paesi come Svezia, Danimarca e Finlandia si dimostrano essere i pionieri europei della materia, mentre Irlanda, Belgio e Slovenia negli ultimi 4 anni hanno registrato i maggiori progressi individuando una chiara strategia di sviluppo digitale e cashless per il loro paese.
Questi paesi hanno adottato un mix vincente di obblighi ed incentivi per esercenti, ma non bisogna ovviamente dimenticare che la digitalizzazione dei pagamenti va di pari passo con la digitalizzazione del paese. Ad esempio, un paese come la Slovenia ha visto il successo dell’operazione grazie ad un importante strategia della digitalizzazione della pubblica amministrazione.
L’Italia risulta essere solo al 23esimo posto in Europa nel Cashless society index Ambrosetti.
La digitalizzazione dei pagamenti ha come obiettivo primario la lotta all’evasione e parallelamente vuole favorire lo sviluppo digitale della pubblica amministrazione e dell’economia nazionale.
La lotta all’evasione è tra i temi caldi della legge di Bilancio 2020 che punta sulla strada della tracciabilità con una serie di misure tra cui l’introduzione di incentivi per chi usa sistemi di pagamenti diversi dal contante.
Tra decreto fiscale e manovra approvate «salvo intese» dal Consiglio dei ministri è stato raggiunto un compromesso che prevede il superbonus dal 2021 per chi paga con carta di credito, bancomat o altre modalità.
Altro punto importante è la doppia sanzione per i negozianti che rifiutano i pagamenti tramite Pos. La Manovra prevede una sanzione di 30 €, a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione, per i commercianti che non accetteranno modalità di pagamento diverse dal contante.
Verrà premiato, invece, chi utilizzerà strumenti di pagamento tracciabili, ad iniziare da quei settori in cui i pagamenti vengono fatti per la maggior parte con i contanti come per i servizi alla persona, per i piccoli interventi sulla casa o per la cura del corpo.
Si tratta quindi di una sorta di cashback, ossia una restituzione di una quota (verosimilmente tra il 10% e il 19%) che dovrebbe arrivare direttamente sull’estratto conto del beneficiario.
È ovvio che la transizione dal contante al digitale comporta una serie di cambiamenti anche culturali e un importante investimento in termini di alfabetizzazione digitale.
In questo senso Banca del Piemonte sta già, da diverso tempo, incrementando i servizi digitali e gli strumenti di pagamento a disposizione dei suoi Clienti.
Non solo carte di credito, ma una gamma sempre più ampia di strumenti di pagamenti digitali messi a disposizione da Banca del Piemonte che permettono di ridurre il nostro utilizzo giornaliero del contante e di effettuare pagamenti in modo pratico e veloce.
Le carte di credito Nexi BP possono essere abbinate ad Apple Pay, Samsung Pay e Google Pay per pagare nei negozi, su internet e sulle App attraverso il proprio smartphone, ma anche tramite gli smartwatch di ultima generazione grazie alle App Garmin Pay e Fitbit Pay.
Anche la piattaforma di Internet Banking BPnow è stata recentemente rivista e sviluppata con nuove funzionalità.
Sono stati ampliati i servizi di pagamento offerti tramite il servizio come, ad esempio, CBILL per il pagamento di utenze domestiche ed avvisi pagoPA, la possibilità di ricarica telefonica per più gestori telefonici (CoopVoce e PosteMobile si sono aggiunti ai già presenti TIM, Vodafone, H3G e Wind).
*Fonte Articolo Il Sole24Ore