Privati, Imprese - 22 Marzo 2023
Hi tech alla conquista delle campagne
I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale anche nelle campagne: oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0, dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose. Non soltanto per aumentare la produttività e contenere i costi, ma anche per fronteggiare meglio gli eventi naturali e salvare l’ambiente.
È quanto emerge da una analisi di Coldiretti diffusa in occasione della Fieragricola Tech di Verona, dove è stato aggiunto che, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood, il valore del mercato italiano dell’agritech è cresciuto del 1.500% nel giro di cinque anni, passando da 100 milioni a 1,6 miliardi di euro.
Tra le soluzioni più adottate dalle imprese agricole innovative spiccano l’informatizzazione dell’azienda attraverso software di gestione (adottata nel 40% dei casi), sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole (23%), servizi di mappatura di coltivazioni e terreni (19%) e sistemi per il loro monitoraggio (14%), sistemi di supporto alle decisioni (12%).
La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di quasi un milione di ettari a livello nazionale, pari al 6% della superficie totale ma – sostiene Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita, soprattutto con l’utilizzo dei big data analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”.
La tecnologia digitale, inoltre, è alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine, considerata sempre più importante con il 53% dei consumatori che cerca spesso informazioni sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari al momento dell’acquisto, dal sito internet del produttore al qr code fino alla realtà aumentata.
Il profondo cambiamento dell’agricoltura italiana vede in prima fila, naturalmente, le nuove generazioni. Infatti, quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) applica oggi tecniche di agricoltura di precisione. Fra l’altro, più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).
“Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane” sottolinea la Coldiretti, visto che quasi una famiglia su tre che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.
“Un gap insopportabile che penalizza le imprese agricole e che va superato per poter utilizzare al meglio nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie” ha commentato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
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