Privati, Imprese - 17 Dicembre 2021
Il valore della solidità
La solidità di una banca è fondamentale per i clienti che le affidano i loro risparmi. E’ l’assicurazione che i loro soldi sono in buone mani. La solidità è un grande valore, riconosciuto dalle Autorità di Vigilanza del settore (Bce-Banca Centrale Europea e Banca d’Italia), che lo misurano costantemente così da poter evitare rischi ai risparmiatori e agli investitori, oltre che per intervenire a tutela della corretta gestione da parte degli amministratori delle banche.
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Come la solidità è misurata
La misura della solidità di una banca è data dal Common Equity Tier 1 (abbreviato in Cet1), che è una percentuale, che viene calcolata rapportando il patrimonio della banca (capitale sociale più riserve) con le sue attività e i rischi rappresentati dai crediti a rischio. Più la percentuale è superiore al minimo richiesto dalla Bce (in Italia, mediamente il 10,5%), più la banca è solida.
Pari al 17,4 il CET1 di Banca del Piemonte
La Banca del Piemonte ha un Cet1 pari al 17,4%, non soltanto ben più alto della soglia minima richiesta dalla Bce ma anche tra i più alti a livello italiano e internazionale. Non c’è da stupirsi: da oltre cento anni, la solidità è uno dei valori caratteristici della Banca del Piemonte, che ha sempre incrementato il suo patrimonio e continua ad avere una grande cura della sua attività creditizia. Unisce forza e prudenza. Seguendo il motto di Camillo Venesio, il fondatore della Banca, che ha costantemente raccomandato di “premunirsi contro le sorprese del destino”.
Gli amministratori della Banca del Piemonte hanno sempre rispettato questa indicazione, aumentando le riserve, anno dopo anno, con piena convinzione. Una scelta strategica – quella di destinare al rafforzamento patrimoniale una quota rilevante degli utili – che ha consentito e consente alla Banca di affrontare con sicurezza le difficoltà poste dalle congiunture sfavorevoli e da fattori negativi esterni, non sempre prevedibili.
La Banca del Piemonte fa come un buon padre di famiglia, che mette a risparmio una parte del suo reddito, perchè vuole tutelarsi “contro le sorprese del destino”. All’improvviso, infatti, per chiunque può emergere la necessità di una spesa straordinaria inderogabile, che non potrebbe essere affrontata se non ricorrendo alle riserve, al risparmio appunto.
La tutela dei risparmiatori
E la tutela dei suoi risparmiatori è un impegno fondamentale della Banca del Piemonte, che vuole far dormire tranquilli quanti le hanno affidato le loro riserve: tutti, anche quelli che hanno in deposito più di centomila euro, limite oltre il quale non interviene automaticamente il Fondo di Garanzia in caso di “bail-in” o salvataggio interno.
Cos’è il Bail-in
In parole povere, il bail-in è una modalità di risoluzione di una crisi bancaria tramite l’esclusivo e diretto coinvolgimento dei suoi azionisti e dei suoi obbligazionisti prioritariamente, ma anche dei suoi clienti con conti correnti superiori ai centomila euro.
Il bail-in prevede che gli azionisti, primi fra tutti e, in casi particolarmente gravi, anche altri investitori in possesso di strumenti finanziari della banca in crisi, contribuiscano con i propri fondi a risolvere la crisi della banca stessa, nel caso in cui questa possa avere ripercussioni sulla stabilità del settore bancario e finanziario. Con il bail-in, il capitale della banca in crisi viene ricostituito mediante l’assorbimento delle perdite da parte delle azioni e di altri strumenti finanziari posseduti dagli investitori della banca.
Garanzia fino a centomila euro
Comunque, in caso di bail-in, ai depositi fino a centomila euro non succede assolutamente nulla, perchè fino a questa soglia sono tutelati dai fondi di Garanzia dei depositi, ai quali aderiscono tutte le banche operanti in Italia. La garanzia riguarda, oltre ai conti correnti, i conti deposito, compresi quelli vincolati, i libretti di risparmio, gli assegni circolari e i certificati di deposito nominativi fino a centomila euro per depositante.
Anche i depositi oltre i centomila euro non vengono coinvolti automaticamente nel bail-in; ma possono esserlo soltanto nel caso in cui il contributo richiesto agli strumenti finanziari più rischiosi (azioni, obbligazioni subordinate, titoli senza garanzia) non fosse sufficiente a risanare la banca in crisi.
La Garanzia del fondo non riguarda il conto corrente ma è stabilita per ogni singolo depositante e per banca. In caso di un conto corrente intestato a due persone, quindi, l’importo massimo garantito è pari a 200mila euro; mentre nel caso di due conti della stessa banca intestati alla stessa persona l’importo garantito è comunque pari a centomila euro.
Oltre ai conti correnti fino a centomila euro, gli strumenti finanziari che sono esclusi dal bail-in sono le obbligazioni bancarie garantite, i titoli depositati in un conto titoli (se non sono della banca coinvolta nel bail-in), le disponibilità della clientela in custodia della banca (per esempio, il contenuto delle cassette di sicurezza), i debiti della banca verso i dipendenti, i fornitori, il fisco e gli enti previdenziali.