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Accordi ABI

 

In questa sezione dedicata trovi tutte le informazioni e i documenti relativi a convenzioni e accordi stipulati dall’ABI Associazione Bancaria Italiana con imprese, anche a livello interbancario, sindacati e associazioni dei consumatori e di categoria, cui Banca del Piemonte ha aderito.

Banca del Piemonte aderisce al “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici”, siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), l’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento (APSP) e le associazioni degli esercenti.

L’intesa testimonia lo sforzo comune tra organizzazioni d’impresa e sistema bancario per garantire livelli di costi equi e trasparenti derivanti dall’utilizzo del servizio POS, riducendo gli oneri sulle operazioni entro i 30 € e i 10 € a carico degli esercenti.

Il protocollo intende promuovere ulteriormente la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza dei servizi di pagamento ed accrescere la trasparenza attraverso uno schema standard allegato al contratto stipulato dagli esercenti con banche e gestori dei circuiti che facilita il confronto delle condizioni offerte.

Banca del Piemonte che da sempre contribuisce alla digitalizzazione e alla diffusione degli strumenti di pagamento elettronici, continua nel suo impegno a favore del territorio e delle sue imprese.

Per questo motivo, la Banca mette a disposizione delle aziende con fatturato fino a 400.000 € la possibilità di richiedere, previa contrattualizzazione con la Banca, l’azzeramento delle commissioni sulle operazioni di valore minore o uguale a 10 € effettuate tramite POS e con circuito PAGOBANCOMAT®.

Al pari, la Banca ha aderito all’iniziativa Micropagamenti Nexi; tale iniziativa prevede il rimborso delle commissioni sulle transazioni di importo fino a 10 € per i clienti merchant aderenti all’iniziativa. Gli esercenti possono aderire gratuitamente e in modo autonomo direttamente da Nexi Business (disponibile in versione App o Portale).

La promozione Micropagamenti prevede che il fatturato del singolo esercente non sia superiore a 400.000€/anno e contestualmente prevede che il totale del transato POS del singolo esercente non sia superiore a 200.000 € nell’arco dei 12 mesi precedenti a ciascun rimborso.

È prevista inoltre una soglia massima di 50€ sul rimborso mensile: superata questa soglia, le ulteriori commissioni saranno addebitate regolarmente secondo le condizioni di accettazione contrattualizzate da ciascun cliente.

 

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Per maggiori informazioni sul servizio POS visita la sezione dedicata.

Banca del Piemonte aderisce al Protocollo d’intesa tra ABI e Dipartimento per le pari opportunità

Banca del Piemonte ha aderito al Protocollo d’intesa tra il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, anche economica.

Obiettivo del Protocollo, sottoscritto a Roma dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella e il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, è aiutare concretamente le donne vittime di violenza, favorire l’inclusione finanziaria e il superamento delle differenze di genere.

Si tratta di una firma con immediati risvolti concreti: le iniziative già in essere, sviluppate in accordo con il settore bancario, prevedono:

– il “Microcredito di libertà” per le donne vittime di violenza, uno strumento finanziario finalizzato all’emancipazione delle donne vittime di violenza da ogni forma di dipendenza economica;

-la Carta “Donna in banca: valorizzare la diversità di genere”, con la quale ABI focalizza l’attenzione sul valore delle differenze di genere come risorsa chiave per lo sviluppo dell’attività d’impresa e della comunità di riferimento;

– il “Protocollo d’intesa in favore delle donne vittime di violenza”, insieme a Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin Falcri Silcea Sinfub, per la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui ipotecari in favore delle donne inserite in percorsi certificati di protezione che si trovino in difficoltà economica.

L’ABI, in sinergia con il FEduF e con le banche aderenti al Protocollo, si impegna a sviluppare soluzione condivise per la prevenzione e il contrasto delle forme di violenza contro le donne, a prevedere iniziative dedicate di formazione e informazione.

L’intesa sottoscritta è in linea con il Piano strategico nazionale sulla violenza contro le donne che è lo strumento per costruire interventi trasversali, organici e coerenti in materia di politiche rivolte al contrasto della violenza contro le donne oltre che con l’attuazione degli impegni promossi dall’Agenda 2030 dell’ONU.

 

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Accordo Quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura

Banca del Piemonte aderisce all’ “Accordo Quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura”, siglato tra Il Ministro dell’Interno e il Presidente dell’ABI.

Con tale Accordo si intendono aggiornare gli impegni assunti, alla luce dei nuovi scenari socioeconomici e dell’esigenza di configurare più idonei strumenti di prevenzione all’usura e sostegno a famiglie e imprese vittime di racket, estorsione e usura.

L’Accordo, frutto della collaborazione dei firmatari con l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo, i Confidi e le Organizzazioni antiusura, si pone i seguenti obiettivi:

      • promuovere la costituzione di uno specifico Osservatorio per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura;
      • diffondere l’informazione sull’opportunità dell’utilizzo dei fondi antiusura;
      • favorire la collaborazione alla definizione di azioni di contrasto della pubblicità ingannevole;
      • sviluppare le attività di microcredito.

      Le Banche aderenti a tale Accordo possono poi rafforzare l’azione svolta in collaborazione con i Confidi e le Organizzazioni antiusura sul territorio, attraverso le intese che singolarmente si intendono assumere con le Prefetture.

      Come Banca del territorio, ci siamo dunque impegnati a sottoscrivere ulteriori protocolli d’intesa con le Prefetture di Torino, Cuneo, Novara e del Verbano Cusio Ossola.

Iniziativa ABI per i mutui a tasso variabile

Banca del Piemonte ha aderito all’iniziativa ABI per affrontare l’incremento delle rate dei mutui a tasso variabile.

L’iniziativa è nata in risposta all’incremento dei tassi di riferimento della Banca Centrale Europea che, a partire da luglio 2022, ha determinato un sostanziale aumento delle rate dei “mutui casa” a tasso variabile con possibili difficoltà, per coloro che hanno scelto di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, a sostenerne il pagamento con regolarità.

La prima misura adottata dalla Banca riguarda l’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo da tasso variabile a tasso fisso, introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197*, ammettendo alla misura soggetti con reddito ISEE sino a 45.000 € e importo originario del mutuo sino a 300.000 €.

Sono previste, inoltre, ulteriori misure, come ad esempio l’allungamento della durata del piano di ammortamento, per poter individuare la soluzione più adatta ad ogni cliente.
Banca del Piemonte promuove anche la diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi – il pagamento delle rate del finanziamento.

 

 

*La legge 29 dicembre 2022 n. 197 (legge di bilancio per il 2023) ha previsto la possibilità di rinegoziare il mutuo con la propria banca passando dal tasso variabile al tasso fisso senza costi aggiuntivi.
Il termine per la rinegoziazione è fissato al 31.12.2023 e riguarda i contratti di mutuo ipotecario:

  • aventi tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto;

  • stipulati prima dell’1.2023;

  • di importo originario non superiore a 200.000 €;

  • reddito ISEE inferiore a 35.000 €;

  • finalizzati all’acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione.

Avviando la procedura di rinegoziazione, il mutuatario ha diritto a ottenere l’applicazione di un tasso annuo nominale fisso non superiore al minore tra l’interest rate swap (IRS) in euro a 10 anni/l’interest rate swap (IRS) in euro di durata pari alla durata residua del mutuo ovvero, se non disponibile, la quotazione dell’IRS per la durata precedente, riportato alla data di rinegoziazione alla pagina ISDAFIX 2 del circuito Reuters (ora ICESWAP2) al tasso così determinato si somma uno spread pari a quello indicato, ai fini della determinazione del tasso, nel contratto di mutuo. È possibile inoltre concordare anche l’allungamento del piano di rimborso per un periodo massimo di 5 anni, purché la durata residua del mutuo all’atto della rinegoziazione non diventi superiore a 25 anni.

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