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Bandi di finanza agevolata

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo

Soggetti beneficiari

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che effettuano investimenti in una delle seguenti attività:

– ricerca e sviluppo

– innovazione tecnologica

– design e ideazione estetica

Indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.

Il credito d’imposta per la R&S è stato introdotto nel 2020 ed è applicabile fino al 2031, con aliquote agevolative e massimali differenziati a seconda dell’anno di effettuazione degli investimenti.

Spese ammisibili 

Sono ammissibili le seguenti spese:

– le spese per il personale, direttamente impiegato nelle attività di R&S svolte internamente all’impresa (con maggiorazione del 150% per gli “under 35” al primo impiego)

– le quote di ammortamento, i canoni locazione finanziaria o operativa e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nelle attività di R&S (nel limite massimo del 30% del costo del personale)

– le spese per contratti di ricerca extra muros che hanno per oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di R&S (con maggiorazione del 150% se i commissionari sono università, enti di ricerca o Start up innovative)

– le quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali (nel limite massimo di 1 milione di euro)

– le spese per servizi di consulenza inerenti alle attività di R&S (nel limite massimo del 20% delle spese per il personale ovvero delle spese per contratti di ricerca extra muros)

– le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di R&S svolte internamente dall’impresa (nel limite massimo del 30% delle spese per il personale ovvero delle spese per la ricerca extra muros).

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

Sono agevolabili le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale, sviluppo sperimentale, come definite dal Decreto Mise 26 maggio 2020 (art. 2).

Il credito d’imposta R&S è calcolato applicando un’aliquota agevolativa (10% dal 2023) alle spese agevolabili. La base di calcolo è assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili. L’agevolazione è riconosciuta fino a un limite massimo annuo pari a 5 milioni di euro dal 2023.

Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa a disposizione sul sito del MIMIT.

Credito d’imposta Beni strumentali

Soggetti beneficiari

Imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito adottato.

Possono accedere al credito d’imposta, ma limitatamente agli investimenti in beni materiali e immateriali “non altamente tecnologici”, anche i professionisti.

Tipo di agevolazione

La disciplina agevolativa, inizialmente introdotta dalla Legge di bilancio 2020 solo per l’anno 2020, è stata successivamente riformulata dalla Legge di bilancio 2021 con estensione fino al 2025.

Sono agevolabili gli investimenti in:

– beni materiali 4.0 ricompresi nell’Allegato A, Legge n. 232/2016 – Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»

– beni immateriali 4.0 ricompresi nell’Allegato B, Legge n. 232/2016 – Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0»

– beni materiali «ordinari» (non ricompresi nell’allegato A, Legge n. 232/2016)

– beni immateriali «ordinari» (non ricompresi nell’allegato B, Legge n. 232/2016)

L’agevolazione, riconosciuta sotto forma di credito d’imposta, è calcolata applicando al costo di acquisizione del bene un’aliquota che dipende dalla tipologia di investimento e dal momento di effettuazione dello stesso.

Beni materiali 4.0 ricompresi nell’Allegato A (aliquote e massimali)

2022

(fino al 30/11/2023 per beni prenotati al 31/12/2022)

2023/2025

(fino al 30/06/2026 per beni prenotati al 31/12/2025)

– 40% fino a 2,5 mil

– 20% tra 2,5 e 10 mil

– 10% tra 10 e 20 mil

– 20% fino a 2,5 mil l’anno

– 10% tra 2,5 e 10 mil l’anno

– 5% tra 10 e 20** mil l’anno

**50 mil per la transizione ecologica

Beni immateriali 4.0 ricompresi nell’Allegato B (aliquote e massimali)

2022

(fino al 30/06/2023 per beni prenotati al 31/12/2022)

2023

(fino al 30/06/2024 per beni prenotati al 31/12/2023)

2024

(fino al 30/06/2025 per beni prenotati al 31/12/2024)

2025

(fino al 30/06/2026 per beni prenotati al 31/12/2025)

50% fino a 1 mil 20% fino a mil 15% fino a 1 mil 10% fino a 1 mil

 

Per i beni materiali non ricompresi nell’allegato A della L. n. 232/2016, il credito d’imposta riconosciuto è pari al 6% fino a 2 milioni di euro e solo per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2022, con estensione al 30 novembre 2023 per i beni prenotati entro il 31 dicembre 2022.

Per i beni immateriali non ricompresi nell’allegato B della L. n. 232/2016, il credito d’imposta riconosciuto è pari al 6% fino a 1 milione di euro e solo per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2022, con estensione al 30 novembre 2023 per i beni prenotati entro il 31 dicembre 2022.

Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa a disposizione sul sito del MIMIT.

Credito d’imposta Transizione 5.0

Soggetti beneficiari

Imprese:
– con sede legale e/o operativa attiva in Italia
– indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza e dal regime fiscale di determinazione del reddito
– in regola con il DURC
– che rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore
– che non si trovano in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o sottoposte ad altra procedura concorsuale
– che negli anni 2024 e 2025 effettuano investimenti in beni strumentali nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.

I requisiti di cui sopra devono essere mantenuti fino alla data di trasmissione da parte del GSE della comunicazione relativa all’importo del credito d’imposta utilizzabile in compensazione.

Progetti ammissibili 

Il fondo intende sostenere i progetti di innovazione avviati nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, focalizzati su investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, collegati al sistema di gestione aziendale e mirati alla riduzione dei consumi energetici (con certificazioni ex ante ed ex post). Gli interventi devono garantire una riduzione dei consumi della struttura produttiva (almeno 3%) o dei processi (almeno 5%).

Gli investimenti includono beni materiali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici con limiti di produzione (massimo 5% del fabbisogno energetico) e sistemi di stoccaggio. I beni devono entrare in funzione entro un anno dal completamento del progetto.

Spese ammissibili 
Sono agevolabili anche le spese per la formazione del personale sulle tecnologie per la transizione energetica e digitale, con un limite del 10% dell’investimento e un massimo di 300.000 €. La formazione deve essere erogata da enti accreditati e riguardare competenze come l’efficienza energetica e la digitalizzazione dei processi produttivi.

Sono escluse dal beneficio le attività legate all’uso di combustibili fossili, le emissioni superiori ai parametri di riferimento o le attività connesse alle discariche e inceneritori, salvo eccezioni legate all’efficienza energetica. I progetti devono rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm) e garantire la riduzione certificata dei consumi energetici.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

Il un credito d’imposta viene commisurato all’importo dell’investimento e alla riduzione dei consumi energetici ottenuta, con percentuali variabili in base agli importi investiti:
– Fino a 2,5 milioni di euro: il credito varia dal 35% al 45% delle spese ammissibili, a seconda della riduzione dei consumi energetici (≥3% o ≥5%, ≥6% o ≥10%, ≥10% o ≥15%),
– Tra 2,5 e 10 milioni di euro: il credito varia dal 15% al 25%,
– Tra 10 e 50 milioni di euro: il credito varia dal 5% al 15%.

In aggiunta, le spese per la certificazione energetica possono essere aumentate nel credito d’imposta per un massimo di 10.000 € per le PMI e di 5.000 € per le imprese non soggette a revisione legale.
Il credito è utilizzabile in compensazione tramite mod. F24 e non concorre alla formazione di reddito né dell’IRAP.
Inoltre, è soggetto a riduzioni o revoche in determinate condizioni, come la cessione dei beni agevolati entro cinque anni o il mancato rispetto delle soglie di risparmio energetico. Le risorse stanziate per questo programma ammontano a 6,3 miliardi di euro.

Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa a disposizione sul sito del MIMIT.

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

Beni strumentali Nuova Sabatini

Soggetti beneficiari

Possono richiedere il finanziamento tutte le microimprese, piccole/medie Imprese (PMI) con sede operativa in Italia, che operano in tutti i settori economici esclusi il settore finanziario e assicurativo.

Finanziamento

Il finanziamento ha le seguenti caratteristiche:

– è erogato da una banca o società di leasing

– è finalizzato all’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’articolo 2424 del codice civile e destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque situate nel territorio nazionale. Non sono ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”

– può avere una durata massima (compreso il preammortamento) di 60 mesi

– deve essere compreso tra i 20.000 € e 4 milioni di € per impresa beneficiaria, anche frazionato in più acquisti, a copertura del 100% dei costi ammissibili

– può beneficiare anche del Fondo di Garanzia (legge 662/96 smi) nella misura massima dell’80% del suo ammontare.

Tipo di agevolazione

L’agevolazione è un contributo in conto impianti previsto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

– 2,75% per gli investimenti ordinari

– 3,575% per gli investimenti 4.0

– 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa a disposizione sul sito del MIMIT.

Beni strumentali – Nuova Sabatini: 4.0, green e capitalizzazione

Soggetti beneficiari

Possono accedere alle agevolazioni le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) che possiedono i seguenti requisiti:

– Sede legale o unità locale ubicata in Italia,
– Iscrizione nel regolare Registro delle Imprese (incluso le start-up inattive),
– non in stato di difficoltà,
– Le imprese estere devono dimostrare di avere un’unità locale in Italia al momento della richiesta di erogazione del contributo,
– Esclusione per le imprese con codice ATECO nella sezione K (settori finanziari e assicurativi).

Per accedere al contributo maggiorato per la capitalizzazione, le PMI devono:
– Essere società di capitali,
– Non avere tra gli amministratori o soci persone con condanne definitive,
– Essere impegnate in un processo di capitalizzazione.

Progetti Ammissibili

Gli investimenti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda alla banca o società di leasing e riguardano tre categorie principali:
– Beni strumentali: acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, automezzi, hardware e software,
– Investimenti Industria 4.0: acquisto di beni nuovi e tecnologie avanzate (robotica, big data, cybersecurity, ecc.) elencati nella legge di bilancio 2017,
– Investimenti green: acquisto di beni a basso impatto ambientale per migliorare l’ecosostenibilità dei processi produttivi.

L’investimento deve avere un importo minimo di 20.000 € e deve essere realizzato in un’unica sede aziendale, con la possibilità di includere investimenti misti (Industria 4.0, standard, green). Gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi (con proroga di 6 mesi in alcuni casi) e riguardare beni nuovi con autonomia funzionale. I beni acquistati non possono essere ceduti o distratti per tre anni.

Sono previste eccezioni per imprese che producono energia elettrica o agricola, ma in generale gli impianti di produzione energetica devono far parte di un programma organico e coerente con l’attività dell’impresa. Tutte le spese devono essere tracciabili e le fatture devono riportare un “Codice Unico di Progetto – CUP”. Non sono ammesse spese per beni non produttivi, beni usati o rigenerati, terreni, fabbricati, opere murarie, scorte o servizi di consulenza.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

Il documento descrive un bando gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2023 e 2024 per supportare le PMI nell’acquisto di beni strumentali, inclusi investimenti 4.0 e green. L’agevolazione consiste in un contributo che copre l’ammontare degli interessi su finanziamenti o leasing di 5 anni, con tassi convenzionali del 2,75% per beni standard e del 3,575% per investimenti 4.0 e green.

Il finanziamento/leasing deve:
– Essere finalizzato all’investimento (non alla liquidità),
– Avere durata massima di 5 anni e importo tra 20.000 e 4.000.000 €
– Essere stipulato con una banca o società di leasing convenzionata dopo la domanda.

In caso di leasing, l’impresa deve esercitare l’opzione d’acquisto anticipata. Inoltre, è previsto un contributo maggiorato per PMI costituite come società di capitali che realizzano un aumento di capitale sociale di almeno il 30% del finanziamento. Il contributo può aumentare del 5% per micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese.

L’aumento di capitale deve essere deliberato entro sei mesi dalla domanda e versato almeno in parte prima della richiesta di erogazione del contributo. In caso di mancato versamento, l’impresa non può accedere al contributo standard.

Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa a disposizione sul sito del MIMIT.

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

SIMEST Fiere ed eventi

Soggetti beneficiari

Imprese con sede legale e operativa in Italia e che alla data di presentazione della domanda di contributo, possiedano i seguenti requisiti:

– per richieste di importo inferiore a 150.000 €: aver depositato almeno un bilancio relativo a un esercizio completo precedente a tale data

– per richieste di importo superiore a 150.000 €: aver depositato due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti a tale data e rientrare nella classificazione da 1 a 9 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

Progetti ammissibili

Il programma di investimento deve avere ad oggetto la partecipazione, anche in Italia, a eventi, anche virtuali, di carattere internazionale come fiere, mostre, missioni imprenditoriali o missioni di sistema, che abbiano il fine di promuovere beni e/o servizi prodotti in Italia o a marchio italiano. L’investimento può riguardare fino a tre iniziative anche in paesi diversi.

Gli importi massimi agevolabili sono pari a:

– per richieste di importo fino a 150.000 €: 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato

– per richieste di importo superiori a 150.000 €: 20% dei ricavi risultanti dagli ultimi due bilanci fino a comunque un massimo di 500.000 €

La valutazione dell’impresa richiedente viene effettuata diversamente a seconda dell’importo della richiesta, in particolare:

– per richieste di importo fino a 150.000 €: sulla base del MOL

– per richieste di importo superiori a 150.000 €: sulla base dello scoring

Fermo restando l’importo massimo dell’investimento, l’esposizione complessiva nei confronti del Fondo 394/81 non può essere superiore al 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono le seguenti:

– spese per area espositiva

– spese logistiche

– spese promozionali

– spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra

– spese digitali connesse alla partecipazione alla fiera/mostra

– spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

– spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione

Le spese devono essere sostenute dalla data di ricezione del numero di CUP (Codice Unico di Progetto) da parte di SIMEST all’impresa ed entro i 24 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

– tasso fisso 0,464%

– durata massima di 4 anni di cui 2 anni di preammortamento

L’erogazione del finanziamento avviene in due tranche:

– la prima a titolo di anticipo, per un importo fino al 25% del finanziamento deliberato

– la seconda a saldo delle spese ammissibili rendicontate

La percentuale di garanzia da rilasciare a valere sul finanziamento:

– per domande di intervento fino a 150.000 €: viene richiesta nella misura in cui la quota del finanziamento ecceda il valore del MOL registrato nell’ultimo bilancio approvato e depositato dell’impresa

– per richieste superiori a 150.000 €: è richiesta in misura crescente in funzione della classe di Scoring dell’impresa richiedente

Le forme di garanzie ammissibili sono la garanzia rilasciata da un istituto bancario o intermediario finanziario affidato da Simest, deposito cauzionale e altre tipologie eventualmente previste dall’Ente.

L’impresa richiedente può chiedere un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo totale di investimento con un massimale di 100.000 €, se rientra nelle seguenti tipologie:

– PMI giovanile, femminile o innovativa

– PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale

– PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)

– imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che, entro la data della prima erogazione, possono fornire evidenza di aver intrapreso azioni finalizzate all’integrazione dei criteri ESG nel governo societario

– imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali

– PMI  con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia

Si ricorda, infine, che è necessario aprire un conto corrente dedicato per tutti i movimenti in entrata e in uscita riferibili agli incentivi Simest.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito SIMEST.

 

SIMEST E-commerce

Soggetti beneficiari

Imprese con sede legale e operativa in Italia, che alla data di presentazione della domanda di contributo possiedano entrambi i seguenti requisiti:

– abbiano depositato almeno due Bilanci relativi a due esercizi completi precedenti a tale data

– rientrino nella classificazione da 1 a 9 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili progetti per lo sviluppo del commercio elettronico sui mercati esteri, finalizzato alla distribuzione di beni e/o servizi dell’impresa prodotti in Italia o con marchio italiano attraverso:

– la creazione di una nuova piattaforma propria o il miglioramento e sviluppo di una già esistente

– l’accesso a una piattaforma di terzi con la creazione di un proprio spazio/store (i.e. market place)

La piattaforma deve consentire la conclusione del processo di acquisto.

L’importo delle spese ammissibili deve essere compreso tra 10.000 € e un importo massimo pari al 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati (voce A1 del conto economico) e comunque sino a 500.000 €.

Fermo restando l’importo massimo dell’investimento, l’esposizione complessiva nei confronti del Fondo 394/81 non può essere superiore al 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese:

– creazione e sviluppo di una piattaforma propria oppure utilizzo di un market place

– investimenti per una piattaforma propria oppure per un market place

– spese promozionali e formazione relative ai progetti

– spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

– spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

Le spese delle prime due voci devono rappresentare almeno il 50% dell’Intervento Agevolativo.

Le spese devono essere sostenute a partire dalla data di comunicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte di SIMEST all’impresa  ed entro i 12 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato con le seguenti caratteristiche:

– tasso fisso 0,464%

– durata massima di 4 anni di cui 2 anni di preammortamento

L’erogazione del finanziamento avviene in due tranche:

– la prima a titolo di anticipo, per un importo fino al 25% del finanziamento deliberato

– la seconda a saldo delle spese ammissibili rendicontate

La percentuale di garanzia da rilasciare a valere sul Finanziamento è fissata in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’Impresa Richiedente. Le forme di garanzie ammissibili sono la garanzia rilasciata da un istituto bancario o intermediario finanziario affidato da Simest, il deposito cauzionale e altre tipologie eventualmente previste dall’Ente.

Le imprese con determinate caratteristiche meglio dettagliate di seguito, possono richiedere oltre al finanziamento agevolato, un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo con un massimale di 100.000 €, se rientra nelle seguenti tipologie:

– PMI giovanile, femminile o innovativa

– PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale

– PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)

– imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che, entro la data della prima erogazione, possono fornire evidenza di aver intrapreso azioni finalizzate all’integrazione dei criteri ESG nel governo societario

– PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia

– imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito SIMEST.

SIMEST Temporary Export Manager

Soggetti beneficiari

Imprese con sede legale e operativa in Italia, che alla data di presentazione della domanda di contributo, possiedano entrambi i seguenti requisiti:

– abbiano depositato almeno due Bilanci relativi a due esercizi completi precedenti a tale data

– rientrino nella classificazione da 1 a 9 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

 

Progetti ammissibili

L’investimento ammissibile è destinato all’inserimento temporaneo nell’Impresa di un Temporary Manager, per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica a sostegno dell’internazionalizzazione dell’impresa. L’inserimento temporaneo del manager è regolato da un Contratto di Temporary Management stipulato esclusivamente con una società di servizi terza in possesso di determinati requisiti, tale contratto, da allegare alla domanda, per un importo pari ad almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo deve prevedere:

– ruolo/qualifica dei Temporary Manager incaricati alla realizzazione del progetto

– l’oggetto della prestazione professionale

– il calendario degli interventi da effettuarsi nel periodo di realizzazione del progetto

– l’indicazione dei paesi di destinazione

– una durata minima almeno pari a 6 mesi

– il corrispettivo economico pattuito tra le parti, comprese eventuali spese per viaggi e soggiorni

– altre eventuali informazioni necessarie alla gestione del rapporto

La domanda di agevolazione potrà riguardare massimo tre paesi di destinazione.

L’importo delle spese ammissibili deve essere compreso tra 10.000 € e un importo massimo pari al 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati (voce A1 del conto economico) e comunque sino a 500.000 €.

Fermo restando l’importo massimo dell’investimento, l’esposizione complessiva nei confronti del Fondo 394/81 non può essere superiore al 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:

– spese per le prestazioni professionali del Temporary Manager

– spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l’assistenza del Temporary Manager quali:

– spese per attività di marketinge promozionali

– spese per integrazionee sviluppo digitale dei processi aziendali

– spese per la realizzazione/ammodernamentodi modelli organizzativi e gestionali

– spese di ideazione per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio

– spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

– spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta dell’agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

La prima voce deve costituire almeno il 60% del totale investimento.

Le spese devono essere sostenute a partire dalla data di comunicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte di SIMEST all’impresa ed entro i 24 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Per maggiori dettagli circa l’elenco delle spese ammissibili si consiglia di visionare il regolamento ufficiale del bando.

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

– tasso fisso 0,464%

– durata massima di 4 anni di cui 2 anni di preammortamento

L’erogazione del finanziamento avviene in due tranche:

– la prima a titolo di anticipo, per un importo fino al 25% del finanziamento deliberato

– la seconda a saldo delle spese ammissibili rendicontate

La percentuale di garanzia da rilasciare a valere sul finanziamento è fissata in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente. Le forme di garanzie ammissibili sono la garanzia rilasciata da un istituto bancario o intermediario finanziario affidato da Simest, il deposito cauzionale e altre tipologie eventualmente previste dall’Ente.

Le imprese con determinate caratteristiche meglio dettagliate di seguito, possono richiedere oltre al finanziamento agevolato, un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo con un massimale di 100.000 €, se rientra nelle seguenti tipologie:

– PMI giovanile, femminile o innovativa

– PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale

– PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)

– imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che, entro la data della prima erogazione, possono fornire evidenza di aver intrapreso azioni finalizzate all’integrazione dei criteri ESG nel governo societario

– PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia

– imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali

Si ricorda, infine, che è necessario aprire un conto corrente dedicato per tutti i movimenti in entrata e in uscita riferibili agli incentivi Simest.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito SIMEST.

 

SIMEST Inserimento mercati esteri

Soggetti beneficiari

Imprese con sede legale e operativa in Italia che, alla data di presentazione della domanda, rispettino entrambi i seguenti requisiti:

– abbiano depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla data di presentazione della stessa

– rientrino nella classificazione da 1 a 9 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

Progetti ammissibili  

Sono ammissibili gli investimenti finalizzati alla realizzazione di un programma di inserimento mercati, attraverso:

– l’apertura di una nuova struttura di tipologia negozio in un paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture

– l’apertura di nuove strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture

– il potenziamento di una struttura già esistente purché diversa dal negozio in un paese estero, mediante:

– l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una strutturaesistente della medesima tipologia

– l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, inaggiunta a una struttura esistente di diversa tipologia

– l’ampliamento di una struttura esistente, diversa da un negozio

– l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all’attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa struttura

L’investimento relativo all’inserimento mercati deve avere ad oggetto esclusivamente o in prevalenza beni e/o servizi dell’impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

La domanda dovrà riguardare un paese estero e fino a un massimo di due paesi target per l’effettuazione di missioni del personale operante presso la struttura estera e/o attività promozionali.

Fermo restando l’importo minimo di investimento pari ad 10.000 €, l’importo dell’investimento non può essere superiore al 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci (voce A1 del conto economico) e in ogni caso non può essere maggiore dei seguenti importi:

 

Dimensione Importo massimo in €
Micro Impresa 500.000
PMI e PMI innovative 2.500.000
Altre imprese 3.500.000

 

Il programma di investimento relativo all’inserimento nei mercati e la struttura possono essere gestiti:

– direttamente dall’impresa richiedente

– da un soggetto locale partecipato direttamente o indirettamente dall’impresa richiedente tramite un’ulteriore società locale, già costituito al momento della presentazione della domanda

– da un trader, già individuato al momento della presentazione della domanda e in possesso dei seguenti requisiti: professionalità, ossia essere attivo nel paese estero da almeno due anni continuativi; indipendenza, ossia non essere collegato all’impresa richiedente né direttamente né indirettamente

Tenendo conto dei massimali sopra riportati, l’esposizione complessiva nei confronti del Fondo 394/81 non può essere superiore al 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

L’apertura della struttura non può essere antecedente i 12 mesi alla data di presentazione della domanda. La struttura oggetto dell’investimento deve risultare avviata e operativa entro 12 mesi dalla data di stipula del finanziamento.

Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:

– spese di investimento per la struttura:

– spese di struttura

– spese di personale(non ammissibili nel caso di negozio)

– spese di supporto (massimo il 50% dell’Intervento Agevolativo):

– spese per formazione (non ammissibili nel caso di negozio)

– spese per consulenze specialistiche afferenti la realizzazione del programma di inserimento mercati, nei limiti del 10% del totale delle spese ammissibili all’investimento

– spese per attività promozionali allo scopo di lanciare su un nuovo mercato un prodotto nuovo o già esistente

– spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e con un massimale di 100.000 €

– spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

Le spese della prima voce devono costituire almeno il 60% del totale investimento.

Le spese devono essere sostenute a partire dalla data di comunicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte di SIMEST all’impresa ed entro i 24 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

– tasso fisso 0,464%

– durata massima di 6 anni di cui 2 anni di preammortamento

L’erogazione del finanziamento avviene in tre tranche:

– la prima tranche a titolo di anticipo, per un importo fino al 25% del finanziamento deliberato

– la seconda tranche (facoltativa) pari al 25% dell’investimento è erogata entro tre mesi dalla prima rendicontazione da effettuarsi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento

– la terza tranche a saldo delle spese ammissibili che devono rendicontarsi entro 4 mesi dal termine ultimo di realizzazione del progetto

Le percentuali di garanzia da rilasciare a valere sul finanziamento sono fissate in misura crescente in funzione della classe di Scoring dell’impresa richiedente. Le forme di garanzie ammissibili sono la garanzia rilasciata da un istituto bancario o intermediario finanziario affidato da Simest, deposito cauzionale e altre tipologie eventualmente previste dall’Ente.

Le imprese con determinate caratteristiche meglio dettagliate di seguito, possono richiedere oltre al finanziamento agevolato, un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo con un massimale di 100.000 €, se rientra nelle seguenti tipologie:

– PMI giovanile, femminile o innovativa

– PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale

– PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)

– imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che, entro la data della prima erogazione, possono fornire evidenza di aver intrapreso azioni finalizzate all’integrazione dei criteri ESG nel governo societario

– PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia

– imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali

Si ricorda, infine, che è necessario aprire un conto corrente dedicato per tutti i movimenti in entrata e in uscita riferibili agli incentivi Simest.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito SIMEST.

 

SIMEST Transizione Ecologica e Digitale

Soggetti beneficiari

Imprese con sede legale e operativa in Italia che, alla data di presentazione della domanda, rispettino i tre requisiti seguenti:

– abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla data di presentazione della stessa

– rientrino nella classificazione da 1 a 9 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia

– soddisfino, in alternativa, uno dei seguenti requisiti:

– avere fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio

– essere una PMI con codice Ateco produttivo, con fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio, e far parte di una filiera produttiva di almeno tre imprese clienti.

 

Progetti ammissibili

L’impresa beneficiaria deve destinare almeno il 50% dell’importo a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti da iscriversi nell’attivo patrimoniale.

La quota destinata agli investimenti patrimoniali è elevata fino a:

– 70% dell’importo deliberato a condizione che l’impresa fornisca evidenza, in fase di rendicontazione, di:

– un incremento dei costi energetici pari ad almeno il 100%, come risultante dal confronto dei bilanci relativi agli ultimi due esercizi precedenti alla presentazione della domanda

– un fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della domanda

– 80% dell’importo deliberato per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali

– 90% dell’importo deliberato per le imprese con unità locali o sedi operative localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’Allegato I del DL 61/2023

Fermo restando l’importo minimo di investimento pari ad 10.000 €, l’importo dell’investimento non può essere superiore al 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico) e in ogni caso non può essere maggiore dei seguenti importi:

Dimensione Importo massimo in €
Micro Impresa 500.000
PMI e PMI innovative 2.500.000
Altre imprese 5.000.000

 

Tenendo conto dei massimali sopra riportati, l’esposizione complessiva nei confronti del Fondo 394/81 non può essere superiore al 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese:

– spese per la transizione digitale, anche in Italia

– spese per transizione ecologica

– spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia

– spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

– spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta dell’agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

Le spese devono essere sostenute dalla data di comunicazione del CUP ed entro i 24 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Per maggiori dettagli circa l’elenco delle spese ammissibili si consiglia di visionare il regolamento ufficiale del bando.

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

– tasso fisso 0,464%

– durata massima di 6 anni di cui 2 anni di preammortamento

L’erogazione del finanziamento avviene in tre tranche:

– la prima tranche a titolo di anticipo, per un importo fino al 25% del finanziamento deliberato

– la seconda tranche pari al 25% del finanziamento deliberato è erogata entro un anno dalla stipula del finanziamento e a seguito della prima rendicontazione obbligatoria

– la terza tranche a saldo dell’importo rendicontato

La percentuale di garanzia da rilasciare a valere sul finanziamento è fissata in misura crescente in funzione della classe di Scoring dell’Impresa Richiedente. Le forme di garanzie ammissibili sono la garanzia rilasciata da un istituto bancario o intermediario finanziario affidato da Simest, il deposito cauzionale e altre tipologie eventualmente previste dall’Ente.

Le imprese con determinate caratteristiche meglio dettagliate di seguito, possono richiedere oltre al finanziamento agevolato, un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo con un massimale di 100.000 €, e nel particolare:

– PMI giovanile, femminile o innovativa

– PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale

– PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)

– imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che, entro la data della prima erogazione, possono fornire evidenza di aver intrapreso azioni finalizzate all’integrazione dei criteri ESG nel governo societario

– PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia

– imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali

L’agevolazione non rientra tra gli affidamenti censiti dalla Centrale rischi.

Si ricorda, infine, che è necessario aprire un conto corrente dedicato per tutti i movimenti in entrata e in uscita riferibili agli incentivi Simest.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito SIMEST.

 

SIMEST Certificazioni Consulenze

Soggetti beneficiari

Imprese con sede legale e operativa in Italia, che alla data di presentazione della domanda di contributo possiedano entrambi i seguenti requisiti:

– abbiano depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti a tale data

– rientrino nella classificazione da 1 a 9 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili progetti di internazionalizzazione dell’impresa aventi ad oggetto:

– consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa: inclusa la formazione relativa a tematiche di export e internazionalizzazione, e/o per l’innovazione digitale, tecnologica, di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa

– l’ottenimento di certificazioni di prodotto, per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica

I progetti relativi al primo punto devono essere effettuati mediante il supporto esclusivo di società di consulenza terze in possesso di determinati requisiti.

Il contratto di consulenza deve prevedere, a pena di inammissibilità:

– l’indicazione del/i professionista/i incaricato/i

– l’oggetto della prestazione professionale con particolare riferimento alle finalità sopra descritte

– l’elenco delle attività da effettuarsi nel periodo di realizzazione del progetto

– l’indicazione dei paesi di destinazione

– l’indicazione della durata dell’attività consulenziale

– il corrispettivo economico pattuito tra le parti, compresi viaggi e soggiorni

– altre eventuali informazioni necessarie alla gestione del rapporto

L’importo delle spese ammissibili deve essere compreso tra 10.000 € e un importo massimo pari al 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati (voce A1 del conto economico) e comunque sino a 500.000 €.

Fermo restando l’importo massimo dell’investimento, l’esposizione complessiva nei confronti del Fondo 394/81 non può essere superiore al 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:

– consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse

– formazione per export/internazionalizzazione

– consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale

– certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale

– spese di supporto al progetto fino ad un massimo del 20% dell’importo totale di investimento rendicontato

– spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

– spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo di finanziamento deliberato

Le spese devono essere sostenute a partire dalla data di comunicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte di SIMEST all’impresa ed entro i 12 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Per maggiori dettagli circa l’elenco delle spese ammissibili si consiglia di visionare il regolamento ufficiale del bando.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

– tasso fisso 0,464%

– durata massima di 4 anni di cui 2 anni di preammortamento

L’erogazione del finanziamento avviene in due tranche:

– la prima a titolo di anticipo, per un importo fino al 25% del finanziamento deliberato

– la seconda a saldo delle spese ammissibili rendicontate

La percentuale di garanzia da rilasciare a valere sul finanziamento è fissata in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente. Le forme di garanzie ammissibili sono la garanzia rilasciata da un istituto bancario o intermediario finanziario affidato da Simest, il deposito cauzionale e altre tipologie eventualmente previste dall’Ente.

Le imprese con determinate caratteristiche meglio dettagliate di seguito, possono richiedere oltre al finanziamento agevolato, un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo con un massimale di 100.000 € e in particolare:

– PMI giovanile, femminile o innovativa

– PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale

– PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)

– imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che, entro la data della prima erogazione, possono fornire evidenza di aver intrapreso azioni finalizzate all’integrazione dei criteri ESG nel governo societario

– PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia

– imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali

Si ricorda, infine, che è necessario aprire un conto corrente dedicato per tutti i movimenti in entrata e in uscita riferibili agli incentivi Simest.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito SIMEST.

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

Regione Lombardia Bando Brevetti 2023

Soggetti beneficiari

Imprese che, al momento della presentazione della domanda e sino alla data di concessione del contributo, siano in possesso dei seguenti requisiti:
– essere micro, piccola o media impresa; sono escluse le società semplici che non svolgono attività commerciale costituite, iscritte e dichiarate attive nel Registro delle Imprese al momento della presentazione della domanda;
– con sede legale o operativa in Lombardia oppure si devono impegnare a costituirne una entro la presentazione della rendicontazione finale;

Liberi professionisti:
– in forma singola, associata o societaria, la cui professione è organizzata in albi, ordini o collegi professionali;
– non regolamentati di cui alla Legge 4/2013, anche in forma associata.

I liberi professionisti devono essere dotati di partita IVA e avere domicilio professionale nel territorio lombardo oppure devono impegnarsi a costituire il proprio domicilio professionale in Lombardia entro la presentazione della rendicontazione finale.

Progetti ammissibili

La misura ha lo scopo di sostenere l’ottenimento di nuovi brevetti europei e internazionali o estensioni degli stessi a livello europeo o internazionale relativamente a invenzioni industriali, al fine di promuovere la capacità innovativa del sistema economico lombardo tutelandone il patrimonio di proprietà intellettuale. Gli interventi devono poi essere realizzati e avere ricadute in Lombardia e portare un valore aggiunto nell’ambito delle priorità previste dalla Strategia di Specializzazione Intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia.

Spese ammissibili

Sono agevolabili progetti che prevedono le attività preliminari al:
– deposito di domande di brevetto di un’invenzione industriale a livello europeo (EPO) o internazionale (WIPO)
– estensione di domande precedentemente depositate presso l’UiBM e successivamente estese a EPO/WIPO fino all’ottenimento di un rapporto di ricerca da parte dell’organo competente (EPO o WIPO).

Il bando sostiene le spese correlate ai processi di brevettazione. Nel dettaglio sono ammessi costi di deposito di una nuova domanda di brevetto (anche nella nuova opzione di brevetto europeo con effetto unitario entrato in vigore il 1° giugno 2023) o di una sua estensione a livello europeo o internazionale, certificati dall’acquisizione di un rapporto di ricerca da parte dell’organo competente.

Per maggiori dettagli circa l’elenco delle spese ammissibili si consiglia di visionare il regolamento ufficiale del bando.

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione prevista è un contributo a fondo perduto:
– nuovo brevetto europeo ed estensione di brevetto europeo: costi su base forfettaria 7.100 €. Contributo fisso pari all’80% dei costi forfettari 5.680,00 € oppure contributo fisso pari al 90% dei costi forfettari per coloro che acquisiscono una certificazione ambientale e/o energetica e/o di processo o prodotto 6.390 €;
– nuovo brevetto internazionale ed estensione di brevetto internazionale: costi su base forfettaria 9.000 €. Contributo fisso pari all’80% dei costi forfettari 7.200 € oppure contributo fisso pari al 90% dei costi forfettari per coloro che acquisiscono una certificazione ambientale e/o energetica e/o di processo o prodotto 8.100 €.

I progetti devono essere realizzati e rendicontati entro il termine di 24 mesi dalla concessione.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito Regione Lombardia

Contributi per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali in Lombardia

Soggetti beneficiari

Possono usufruire del contributo le Micro, Piccole e Medie Imprese in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
– iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive,
– con sede attiva in Lombardia,
– in regola con il DURC,
– non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato liquidatorio, concordato semplificato, liquidazione controllata per le start-up innovative o in qualsiasi altra procedura estintiva.

Progetti ammissibili

Sono agevolabili i progetti relativi alla partecipazione a una o al massimo due fiere internazionali che si svolgono in Lombardia e che abbiano data di inizio nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 agosto 2026, intese come fiere distinte o diverse edizioni della stessa fiera, inserite nel calendario fieristico regionale, approvato con Decreto di Regione Lombardia.

È ammessa la partecipazione di:
– Nuovi espositori: laddove l’impresa richiedente, relativamente a tutte le fiere indicate nel progetto, non ha partecipato nelle precedenti 3 edizioni (fiere con cadenza annuale o semestrale inferiore) o 2 edizioni (fiere con cadenza biennale o superiore),
– Espositori abituali: laddove l’impresa richiedente, relativamente ad almeno una delle fiere indicate nel progetto, ha già partecipato almeno una volta nelle precedenti edizioni della fiera.

È ammessa solo la partecipazione come espositore diretto, titolare dell’area espositiva.

Non saranno ammissibili progetti con costi inferiori a 6.000 €.

Spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:
– Costi per la partecipazione alla fiera: riconosciuti in maniera forfettaria nella misura di 440 € per metro quadro di superficie espositiva affittata (Costo Unitario Standard),
– Costi diretti per il personale: riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 20% della voce 1);,
– Costi indiretti: riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% delle voci 1 e 2).

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

La dotazione finanziaria della Misura è pari a 12 milioni di euro, di cui:
– 2/3 della dotazione finanziaria (pari a 8.000.000 €) destinata agli espositori abituali,
– 1/3 della dotazione finanziaria (pari a 4.000.000 €) destinata ai nuovi espositori.

Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo di:
– 15.000 € per “Nuovi espositori”,
– 8.000 € per “Espositori abituali”.

Prevista premialità:
– del 5% in caso di microimpresa,
– del 5%, in caso di startup (impresa iscritta al Registro Imprese e attiva da non più di 24 mesi).

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito Regione Lombardia

Lombardia Investimenti Linea micro impresa

Soggetti beneficiari

Microimprese che, alla data di presentazione della domanda di partecipazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
– siano microimprese come definite dall’Allegato 1 del regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i.;
– siano già regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale) con almeno due bilanci depositati (oppure due dichiarazioni fiscali presentate per i soggetti non tenuti al deposito del bilancio);
– abbiano da oltre 12 mesi una sede, legale o operativa, in cui si svolge l’attività produttiva in Lombardia (come risultante da visura camerale), nella quale sarà realizzato l’intervento
– in regola con il DURC
– non si trovano in stato liquidazione giudiziale, concordato liquidatorio, concordato semplificato, liquidazione controllata o in qualsiasi altra procedura estintiva equivalente

Progetti ammissibili

I progetti ammissibili riguardano interventi di innovazione tecnologica su impianti e attrezzature con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica presso la sede legale o operativa indicata nella domanda, situata in Lombardia.
L’investimento minimo è di 10.000 €.

 

Spese ammissibili

Le spese ammissibili includono:
– l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili,
– pompe di calore,
– sistemi di accumulo energetico,
– illuminazione LED,
– domotica,
– software e costi di formazione e consulenza tecnica (limite 20%).

Le spese generali sono ammesse al 7%.
La relazione tecnica deve mostrare i consumi energetici e le riduzioni previste.
L’impresa dovrà avvalersi di esperti qualificati (EGE o tecnici iscritti ad ordini professionali) per la redazione della relazione.
Gli interventi devono rispettare il principio DNSH.

Le spese sono ammissibili solo se quietanzate e superiori a 500 €.

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

La dotazione finanziaria complessiva destinata alla presente linea ammonta a 25.000.000 €
L’agevolazione consiste nella concessione di un
contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili.
Il contributo massimo concedibile è pari a 50.000 €

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito Regione Lombardia

Transizione digitale delle imprese lombarde PR FESR Lombardia 2021-2027 – Azione 1.2.3

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’agevolazione le Micro, Piccole e Medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:
– regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda,
– con sede operativa in Lombardia al momento della concessione dell’agevolazione,
– in regola con il DURC.

 

Progetti ammissibili

L’obiettivo della misura è promuovere la trasformazione digitale delle imprese lombarde, incentivando l’adozione di nuove tecnologie come fattore di produttività.
Le imprese devono elaborare un progetto di miglioramento del posizionamento digitale, basato su un’analisi della loro “maturità digitale”.

Il processo prevede:
– Valutazione della maturità digitale (assessment) da parte di enti qualificati (DIH, EDIH, PID, o altri fornitori con sistemi compatibili con Impresa 4.0),
– Definizione di un Piano strategico di Digitalizzazione basato sui risultati dell’assessment,
– Predisposizione di un Intervento attuativo, dettagliando le tecnologie da implementare nelle aree: cybersecurity, analisi dati e IA, automazione dei processi, sostenibilità e innovazione.

I progetti devono prevedere un investimento minimo di 30.000 €, rispettare il principio DNSH e realizzarsi entro 12 mesi. Sono ammesse spese relative a tecnologie e servizi legati all’intervento, consulenze (fino al 10%), formazione (fino al 5%) e spese indirette (7%).

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

La dotazione finanziaria è pari a 20 milioni di euro. Incrementabile a 30 milioni di euro.
Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e comunque fino ad un importo massimo erogabile pari a 100.000 €.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito Regione Lombardia

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

Bando Brevetti 2024

Soggetti beneficiari

Possono richiedere il finanziamento le PMI, anche di nuova costituzione, con sede legale ed operativa in Italia, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
– siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1 ° gennaio 2023 ovvero siano titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1 ° gennaio 2023. In entrambi i casi, i brevetti devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, ove dovute, al momento della presentazione della domanda;
– siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1 ° gennaio 2022 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
– siano titolari di un brevetto concesso dall’EPO e convalidato in Italia successivamente al 1 ° gennaio 2023;
– siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 1 ° gennaio 2022, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle agevolazioni “Brevetti+” nell’ambito dei precedenti bandi.

 

Tali imprese devono possedere i seguenti requisiti:
– essere iscritte nel Registro delle imprese
– essere in regola con il DURC
– non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali

Progetti ammissibili

I progetti ammissibili mirano a sviluppare strategie brevettuali e migliorare la competitività tramite l’acquisto di servizi specialistici per valorizzare economicamente il brevetto. Le spese devono essere suddivise in tre Macroaree
– Area A: Progettazione,
– Area B: Organizzazione e Sviluppo,
– Area C: Trasferimento Tecnologico
con l’obbligo di includere almeno un servizio di progettazione (Macroarea A)

 

Tipo di agevolazione

Il contributo massimo è di 140.000 € a fondo perduto, coprendo fino all’80% dei costi ammissibili, con possibilità di arrivare all’85% per imprese con certificazione di parità di genere o al 100% per imprese contitolari di brevetti con enti pubblici di ricerca. La dotazione complessiva è di 20 milioni di euro, con una quota del 5% riservata a chi ha un rating di legalità.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito MIMIT

Bando Disegni 2024

Soggetti beneficiari

Bando rivolto alle piccole e medie imprese con i seguenti requisiti:
– avere sede in Italia,
– essere iscritte e attive nel Registro delle imprese,
– essere in regola con il DURC e non avere pendenze antimafia o amministrative,
– essere titolari del disegno/modello registrato presso UIBM, EUIPO o OMPI, con l’Italia come Paese designato e registrato dal 1° gennaio 2022
– non essere in liquidazione o soggette a procedure concorsuali.

Progetti ammissibili

Il bando supporta progetti volti alla valorizzazione dell’aspetto estetico del prodotto registrato, escludendo aspetti funzionali o non rappresentati nel deposito.
Ogni disegno/modello può essere presentato una sola volta, e l’impresa può presentare una sola domanda. Non possono partecipare disegni/modelli già agevolati dai precedenti bandi Disegni+.
Il progetto ha una durata massima di 9 mesi dalla notifica del provvedimento di concessione dell’agevolazione.

 

Spese Ammissibili
Sono ammesse le spese per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la sua messa in produzione e/o per la sua offerta sul mercato.
Le risorse disponibili per l’attuazione del presente bando ammontano complessivamente a 10 milioni di euro.
Le agevolazioni sono concesse fino all’80% delle spese ammissibili (elevata all’85% nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere), entro l’importo massimo di 60.000 € e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio.

Tipologia di servizio

– Realizzazione di prototipi: importo massimo dell’agevolazione 13.000 €
– Realizzazione di stampi: importo massimo dell’agevolazione 35.000 €
– Consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del disegno/modello e/o per l’utilizzo di materiali innovativi: importo massimo dell’agevolazione 10.000 €
– Consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale: importo massimo dell’agevolazione 5.000 €
– Consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione ed ideazione dei layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello (ai fini della cedibilità dello stesso): importo massimo dell’agevolazione 8.000 €
– Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti) e/o per accordi di licenza (effettivamente sottoscritti): importo massimo dell’agevolazione 2.500 €

L’importo delle agevolazioni, calcolato in via provvisoria al momento della concessione, viene rideterminato a conclusione del progetto, prima dell’erogazione finale, sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito MIMIT

Bando Marchi 2024

Soggetti beneficiari

Micro, Piccole e Medie imprese:
– con sede legale ed operativa in Italia,
– attive ed iscritte nel Registro delle Imprese,
– in regola con il pagamento del DURC,
– titolari del marchio oggetto della domanda di agevolazione.

Per la Misura A, relativa ai marchi dell’Unione Europea, è necessario che il deposito della domanda di registrazione presso EUIPO sia avvenuto a partire dal 1° gennaio 2021 e che le relative tasse siano state pagate. Inoltre, la registrazione deve essere ottenuta prima della presentazione della domanda di partecipazione.

La Misura B riguarda invece i marchi internazionali e prevede che le imprese abbiano depositato la domanda di registrazione presso OMPI a partire dal 1° gennaio 2021 o effettuato designazioni successive per estendere la protezione del marchio ad altri Paesi.

Tipo di agevolazione

Le agevolazioni si distinguono in Misura A e Misura B.

Per la Misura A, che si riferisce ai marchi dell’UE, il contributo copre fino all’80% delle spese sostenute (85% per le imprese con certificazione di parità di genere) con un massimo di 6.000 € per marchio.

Per la Misura B, relativa ai marchi internazionali, la copertura arriva fino al 90% delle spese (95% per le imprese con certificazione di parità di genere), con un massimo di 9.000 € per marchio.

Ogni impresa può presentare più domande di agevolazione per entrambe le misure, fino a un massimo di 25.000 € complessivi.

Le agevolazioni per la Misura A e la Misura B possono essere cumulate per lo stesso marchio, a condizione che non si includa l’Unione Europea tra i Paesi designati nella Misura B.


 

Progetti Ammissibili

Acquisto di servizi specialistici per la registrazione di marchi europei e internazionali.

Le agevolazioni coprono le spese per servizi specialistici necessari alla registrazione dei marchi.

Tra queste spese figurano:
– la progettazione della rappresentazione del marchio,
– l’assistenza per il deposito delle domande,
– le ricerche di anteriorità (per verificare l’esistenza di marchi simili),
– l’assistenza legale per difendere il marchio da opposizioni.

Anche le tasse di registrazione sono coperte.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito MIMIT

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

ISMEA Fondo per l’innovazione in agricoltura

Soggetti beneficiari

PMI singole o associate, iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, “impresa ittica” o “impresa agromeccanica”, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda e con sede operativa nel territorio nazionale.

Progetti ammissibili 

Il Fondo intende sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.
I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica e sono vincolati all’esercizio dell’attività condotta dal soggetto beneficiario per un periodo minimo di cinque anni. Non è ammesso l’acquisto di beni in leasing. Gli investimenti devono essere effettuati dopo la presentazione della domanda.
Importo investimenti:

– minimo 70.000 euro, 10.000 euro per il settore ittico

– massimo 500.000 euro

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di:

– macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura
– macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia
– macchine per la zootecnia
– trattrici agricole
– investimenti per la pesca e l’acquacoltura

Per maggiori dettagli circa l’elenco delle spese ammissibili si consiglia di visionare il regolamento ufficiale del bando.

 

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto calcolato applicando ai massimali di aiuto previsti le seguenti percentuali:

PMI Agricola operante nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli (il massimale di aiuto è pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori ovvero giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti):

– 75% fino a 100 mila euro di spesa ammissibile
– 65% per importo di spesa ammissibile compreso tra 100.001 e 200.000 euro
– 55% per importo di spesa ammissibile compreso tra 200.001 e 300.000 euro
– 45% per importo di spesa ammissibile compreso tra 300.001 e 500.000 euro
,
PMI della Pesca (il massimale di aiuto è pari al 50% dei costi ammissibili)
– 75% fino a 100 mila euro di spesa ammissibile
– 65% per importo di spesa ammissibile compreso tra 100.001 e 200.000 euro
– 55% per importo di spesa ammissibile compreso tra 200.001 e 300.000 euro
– 45% per importo di spesa ammissibile compreso tra 300.001 e 500.000 euro.

PMI Agromeccanica ovvero PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’ABER (il massimale di aiuto è concesso entro i limiti previsti dal Regolamento de minimis ovvero €2000.00)
– 100% fino a 100 mila euro di spesa ammissibile
– 90% per importo di spesa ammissibile compreso tra 100.001 e 200.000 euro
– 80% per importo di spesa ammissibile compreso tra 200.001 e 300.000 euro
– 70% per importo di spesa ammissibile compreso tra 300.001 e 500.000 euro.

Le sole PMI Agricole e della Pesca possono fruire della garanzia di cui all’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 29marzo 2004, n.102, fino all’80% del valore nominale del Finanziamento Bancario. Per il rilascio delle predette garanzie, nei limiti del 25% del massimale di aiuto, possono essere concessi contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia.
In nessun caso, la copertura fornita dal contributo a fondo perduto e dal Finanziamento Bancario può superare il 95% del costo ammissibile.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito ISMEA

MIMIT INVITALIA Voucher Consulenza Innovazione

Soggetti beneficiari

Micro, piccole e medie imprese con sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio territorialmente competente.

Reti d’impresa composte da un numero superiore a 3 PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile.

Spese ammissibili

Sono ammissibili al contributo le spese di consulenza specialistica erogate da un manager dell’innovazione qualificato finalizzate a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti 4.0 individuate tra le seguenti:

– big data e analisi dei dati

– cloud, fog e quantum computing

– cyber security

– integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali

– simulazione e sistemi cyber-fisici

– prototipazione rapida

– sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA)

– robotica avanzata e collaborativa

– interfaccia uomo-macchina

– manifattura additiva e stampa tridimensionale

– internet delle cose e delle macchine

– integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali

– programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati

– programmi di open innovation

La consulenza specialistica, inoltre, può essere finalizzata ad indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

– l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa

– l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Tipo di agevolazione ed entità di stanziamento

L’agevolazione prevista consiste in un contributo a fondo perduto, sotto forma di voucher. Il contributo massimo concedibile varia in funzione della dimensione del beneficiario, come meglio dettagliato di seguito:

– micro e piccole imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40.000 €

– medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25.000 €

– reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80.000 €

Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa a disposizione sul sito del MIMIT.

Voucher 3i lnvestire in innovazione Anno 2024

Soggetti beneficiari

Micro imprese e startup innovative sono le destinatari di questa agevolazione.

Per start-up innovative si intende società di capitali, anche cooperative, non quotate su mercati regolamentati, iscritte in una sezione speciale del registro delle imprese. Per essere riconosciute come tali devono rispettare vari requisiti:

– Essere costituite da meno di 60 mesi,
– Avere sede in Italia,
– A partire dal secondo anno, avere un valore di produzione annua non superiore a 5 milioni di euro,
– Non distribuire utili,
– Avere come obiettivo lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico,
– Non derivare da fusioni, scissioni o cessioni di azienda,
– Possedere almeno uno dei seguenti requisiti: Spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del valore di produzione/Almeno un terzo del personale con dottorati o lauree avanzate, o due terzi con lauree magistrali/Essere titolari di brevetti o software registrati legati all’attività dell’impresa.

Progetti Ammissibili

La misura sostiene la brevettazione delle invenzioni industriali di microimprese e startup innovative, agevolando l’acquisto di servizi offerti da consulenti in proprietà industriale e avvocati iscritti in specifici elenchi. I servizi agevolabili includono:
– Consulenza per ricerche di anteriorità e verifica della brevettabilità,
– Stesura e deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi,
– Deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una domanda nazionale.

Non sono ammissibili i servizi già coperti da un voucher precedente. Gli elenchi dei fornitori sono gestiti dal Consiglio dell’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense, con processi di candidatura e pubblicazione degli elenchi entro specifiche scadenze. I fornitori non possono erogare servizi a imprese di cui siano amministratori, soci o dipendenti.

Tipo di Agevolazione

Le risorse disponibili ammontano a 9 milioni di euro per il biennio 2023-2024, con 1 milione per il 2023 e 8 milioni per il 2024. I voucher coprono i seguenti servizi:

– 1.000 € + IVA per la verifica della brevettabilità e ricerche di anteriorità,

– 3.000 € + IVA per la stesura e deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi,

– 4.000 € + IVA per il deposito all’estero della domanda nazionale.

Il voucher non copre tasse e diritti relativi al deposito delle domande di brevetto.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito MIMIT

Siamo qui per fornirti supporto nell’orientarti in un settore estremamente ampio e diversificato, offrendoti la possibilità di individuare con semplicità le opportunità di finanziamento più adatte alla tua impresa.

Ci impegniamo a tenerti costantemente aggiornato su tutte le novità normative rilevanti, come ad esempio l’apertura di nuovi bandi o l’esaurimento dei fondi disponibili, consentendoti così di mantenere una visione chiara e informata del panorama regolatorio che potrebbe influenzare la tua attività.

 

Carbon Footprint

Soggetti beneficiari

PMI e Grandi Imprese di qualunque forma giuridica e settore economico di appartenenza.

Progetti Ammissibili

La Carbon Footprint (CFP) è uno strumento volontario di mercato che calcola le emissioni di gas serra (GHG) associate a un prodotto o servizio durante il suo ciclo di vita (LCA). La CFP può riguardare:
– Un prodotto: le tonnellate di CO2 emesse per la sua produzione,
– Un’organizzazione: le tonnellate di CO2 emesse annualmente per produrre beni o servizi.

Le analisi seguono le norme UNI EN ISO 14067:2018 e UNI EN ISO 14064-1:2018 e considerano tre categorie di emissioni:
– Scope 1: emissioni dirette dalle fonti possedute o controllate dall’organizzazione,
– Scope 2: emissioni indirette derivanti dall’energia acquistata,
– Scope 3: altre emissioni indirette collegate al ciclo produttivo, a monte e a valle.

L’analisi degli Scope 1 e 2 è obbligatoria.

 

Tipo di Agevolazione ed entità di stanziamento

Calcolare la Carbon Footprint permette all’azienda di:
– Individuare le aree di maggior produzione di CO2 nell’ottica di indirizzare al meglio le azioni rivolte alla riduzione della stessa,
– Avviare un percorso volto all’ottenimento di una maggiore efficienza energetica e di riduzione dei costi,
– Migliorare lo score del proprio rating ESG, in particolare agendo sul fattore “Enviromental”,
– Migliorare la propria reputazione agli occhi di consumatori e investitori del mercato di riferimento,
– Ottenere premialità utili alla partecipazione a gare di appalto indette dalla PA.

 

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione di riferimento sul sito Commissione Europea

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