Privati, Imprese - 16 Gennaio 2023
Mercato in rosso, ma non per le auto di lusso
Il 2022 è stato un altro anno negativo per il mercato automobilistico italiano; ma non per costruttori e concessionari dei modelli più lussuosi e costosi. Il fenomeno emerge chiaramente dall’analisi dei dati relativi ai sei segmenti ai quali convenzionalmente vengono attribuiti i diversi modelli offerti dalle Case nel nostro Paese.
Infatti, l’anno scorso, quando sono state vendute in Italia complessivamente 1.335.487 vetture, il 9,5% in meno rispetto al 2021 (1.475.411), gli unici due segmenti che hanno fatto registrare un incremento sono stati l’E (auto superiori) e F (alto di gamma), quelli dominati da Audi, Bmw, Mercedes, Porsche, Ferrari, Maserati, Lamborghini e Tesla.
Le nuove immatricolazioni del segmento E sono state 28.955 (+4,4%) e quelle del segmento F 5.378 (+7,7). Tutti gli altri segmenti si sono contratti, a partire dall’A, quello delle auto più piccole (Fiat Panda e 500, Toyota Aygo, Hyundai I10, Kia Picanto e, fra le altre Suzuki Ignis) che ha perso addirittura il 22,3%, avendo evidenziato 202.550 vendite a fronte delle 260.732 del 2021.
È calato invece del 5,5% il segmento B (utilitarie) che comprende modelli quali Lancia Ypsilon, Dacia Sandero, Citroen C3, Ford Puma, Toryota Yaris, Peugeot 208, Renault Captur, Volkswagen T-Cros e Opel Corsa. L’anno scorso questa categoria ha avuto 524.619 acquirenti contro i 555.020 dell’anno precedente.
Ancora di più si è ridotto il segmento C, definito anche delle medie, come Jeep Renegade e Compass, Dacia Duster, Volkswagen T-Roc e Golf, Fiat 500X e Tipo, Peugeot 3008, Kia Sportage e Nissan Qashqai. Le immatricolazioni di questo segmento sono state 396.216, il 9,7% meno delle 438.701 del 2021.
Un po’ meno peggio del C è andato il segmento D, diminuito del 5,6%. Questa fascia di mercato, composta prevalentemente da Ford Kuga, Audi Q3, Q5 e A4, Volkswagen Tiguan, Mercedes Gla, Bmw X1 e X3, Alfa Romeo Stelvio, Toyota Rav4, ha fatto registrare 177.769 a fronte delle 188.242 del 2021.
Così, mentre sono calate le quote di mercato del segmento A (dal 17,7 al 15,2%) ed è rimasta invariata quella del C al 29,7%, sono cresciute quelle delle due fasce più alte, l’E dall’1,9 al 2,2% e l’F dallo 0,3 allo 0,4%.
In particolare, i modelli di maggior successo nell’alto di gamma sono stati le Porsche 911 (1.346 acquirenti l’anno scorso, ancora oltre cento più che nel 2021) e Taycan (641 a fronte dei 617 precedenti), la Mercedes Classe S (360), la Maserati Ghibli (352), la Porsche Panamera (350), la Merceds Gt coupe 4 (226), la Ferrari Roma (197), la Jaguar F-Type (183), la Lamborghini Urus (178) e l’Audi A8 (156).
La Ferrari nel 2022 ha contato in Italia 690 immatricolazioni (580 nel 2021), la Lamborghini 340 (299), l’Aston Martin 56 (46), la Porsche 7.419 (6.245), poche più dell’Mg che ne ha avute 7.373 (924), mentre sono calate quelle della Tesla a 5.600 dalle 6.045 del 2021.
Numeri, comunque, tutti di gran lunga inferiori a quelli della regina assoluta del mercato italiano, la Fiat Panda, della quale sono stati venduti altri 105.384 esemplari, ancora più del doppio del secondo modello preferito nel nostro Paese, cioè la Ypsilon della Lancia (40.970 immatricolazioni).