#iorestoacasaeleggo
Un’iniziativa nata durante la pandemia di Covid – 19 per regalare la possibilità di “guardare oltre” ed evadere, almeno con il pensiero, dalla difficile situazione
Alessandro Perissinotto
Lo sguardo oltre l’orizzonte
Nel 2012, in occasione del suo centenario, la Banca del Piemonte chiese ad Alessandro Perissinotto di scrivere un romanzo, un poliziesco, ispirato alla storia della banca, un’opera di finzione che affondasse però le sue radici nella realtà complessa del XX secolo e che, soprattutto, mettesse in luce uno dei compiti fondamentali per un istituto di credito: saper guardare al futuro.
È nato così “Lo sguardo oltre l’orizzonte” e in tempi come questi, tempi nei quali è più che mai necessario guardare oltre l’orizzonte di ciò che sta accadendo, ve lo riproponiamo su questo sito, a puntate, come se fosse una piccola serie che vogliamo offrire ai nostri clienti e a tutti quelli che, stando a casa per fermare il contagio, hanno voglia di leggere un po’.
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Tutti i capitoli
Capitolo 18
Se crediamo a quello che scrivono i giornali…
Premendo nervosamente con le dita sul bilanciere che reggeva la cornetta, Camillo Venesio riprese la linea e si mise di nuovo in comunicazione col centralino: «Appena Romano rientra mandatelo da me.» Ma invece di aspettarlo nel suo ufficio, impaziente, Camillo scese nel salone, lo attraversò scambiando qualche saluto con i clienti e uscì sul marciapiede ad attendere l’arrivo del fattorino. Fuori il freddo, dopo qualche giorno di tregua, era tor-nato pungente, ma il banchiere sembrava non accorgersene, assorbito com’era da nuovi pensieri e da nuove ipotesi. Quando Romano arrivò, non gli diede neanche il tempo di smontare dalla bici: «Questa sera mi serve il tuo aiuto. Puoi venire alle sei e mezza all’officina di via Modena?» «Certo dottore.» «Allora ci vediamo là.» Tutto lì. Che bisogno c’era poi di tutta quella frenesia, di quell’uscire dall’ufficio, di quell’aspettare fuori? Nessuno, ma nell’agitazione Camillo sentiva che il suo cervello lavorava più speditamente e il tempo delle decisioni rapide era arrivato.
Scarica il capitoloCapitolo 19
La resa dei conti
Esitò. Stava per entrare nella parte più delicata del racconto, quella più dolorosa e di fronte a sé non aveva solo il dottor Venesio, ma anche Botto, che lui aveva artatamente minacciato e maltrattato, e Romano, col quale non era stato meno villano. Era difficile parlare liberamente davanti a quella specie di corte. Senza contare i due angeli custodi alle sue spalle, quello giovane, che gli aveva portato da bere, e l’altro, che ricordava di aver visto insieme al fratello, una pelle da galera come lui.
Scarica il capitoloCapitolo 20
Saper portare lo sguardo oltre l’orizzonte
Camillo girò la chiavetta e il motore “Tipo 99” rielaborato da Botto si spense in un sussurro. Avevano fatto un bel giro, lui e la signora Giannina, con la macchina scoperta che correva leggera lungo la via Aurelia. Sotto i loro occhi erano sfilate spiagge inondate di sole e gremite di gente in festa. Era la ripresa.
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