Home News Imprese Tecnologici digitali, richiesta boom

Privati, Imprese - 21 Agosto 2023

Tecnologici digitali, richiesta boom

Tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e nuovi modelli di business: quasi il 70% delle imprese ha investito in almeno uno di questi ambiti della trasformazione digitale nel 2022 e il 41,4% ha adottato strategie di investimento integrate in grado di combinare queste tre aree. Entrambi i dati risultano superiori ai valori medi del quinquennio 2017-2021.

Per accompagnare la transizione 4.0, l’anno scorso, le imprese hanno affiancato alla dotazione tecnologica figure specializzate, cui è richiesto un portafoglio di competenze digitali da applicare ai diversi processi aziendali: si va dagli analisti e progettisti di software, agli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, fino agli ingegneri energetici e meccanici.

Tra le figure tecniche spiccano i programmatori, i tecnici web e quelli esperti in applicazioni, ma anche i tecnici dell’organizzazione della gestione dei fattori produttivi.

È quanto emerge dalle analisi dei dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzate in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne.

Complessivamente, le imprese hanno richiesto le competenze digitali di base per la comunicazione visiva e multimediale a 3,3 milioni di profili professionali ricercati (pari al 64% del totale delle assunzioni programmate), le abilità relative all’utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici per circa 2,7 milioni di posizioni (il 51,9%) e la capacità di gestione di soluzioni innovative 4.0 per 1,9 milioni (il 37,5%).

Le indagini Excelsior evidenziano una crescita diffusa delle difficoltà di reperimento, che si intensificano al crescere del grado di importanza attribuito alle competenze richieste per lo svolgimento della professione.

In particolare, si passa da una difficoltà di reperimento del 41,8% nel caso di richiesta della competenza digitale di base al 44,2% per il grado di importanza elevato; per le capacità matematico-informatiche il gap è anche più ampio (dal 42,7% al 47,7%), mentre per le competenze 4.0 la difficoltà varia dal 43,7% al 47,1%.

Per gestire le sfide tecnologiche e gestionali che le imprese devono affrontare è strategico il possesso di e-skill combinate tra loro.

Nel 2022, la domanda di e-skill mix (ossia la padronanza di almeno due delle tre competenze digitali) ha riguardato 823mila posizioni (646mila l’anno precedente): il mix di competenze digitali è richiesto ai laureati per il 49,9% delle assunzioni, in particolare nelle materie Stem come ingegneria elettronica e dell’informazione (87,5%) e scienze matematiche e fisiche ed informatiche (87,2%).

La percentuale più alta (54,1%) di richiesta di e-skill mix riguarda però i diplomati Its Academy, a dimostrazione della centralità di questi percorsi formativi nei processi di trasformazione digitale e del loro stretto collegamento con le esigenze del tessuto imprenditoriale e produttivo.

Per i profili in possesso di tali mix di competenze le difficoltà di reperimento raggiungono il 47,3% della domanda (7,1 punti percentuali in più rispetto al 2021); in particolare si concentrano nell’ambito delle professioni specialistiche legate all’implementazione dei processi di digitalizzazione, quali matematici, statistici e professioni assimilate (l’82,7% delle entrate per le quali il mix di competenza è ritenuto strategico è di difficile reperimento), ingegneri elettrotecnici (80,8%), ingegneri elettrotecnici (71,3%), analisti e progettisti di software (64,7%) e progettisti e amministratori di sistemi informatici (64,2%).

A livello territoriale, a programmare il maggior numero di assunzioni per richiesta di capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici con grado di importanza elevato sono le province di Milano (oltre 113mila), Torino (44mila), Bologna (23mila) e Brescia (22mila).

Per quanto riguarda le competenze digitali di base, sono molto importanti, nell’ordine, per circa 168mila lavoratori ricercati in provincia di Milano, per 126mila a Roma, per quasi 57mila a Torino e per oltre 55mila in provincia di Napoli.

Le stesse province occupano le prime quattro posizioni nella graduatoria dei territori in cui è importante il possesso di competenze 4.0, rispettivamente per 80mila assunzioni programmate in provincia di Milano, quasi 56mila in quella di Roma, oltre 30mila a Napoli e circa 29mila a Torino.

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale

 

Chiudi menu mobile
COMPLETATO Il file con le regole css statiche generate dal builder Divi, è stato pulito con successo.
Chiudi
COMPLETATO Il local storage del browser è stato pulito con successo.
Chiudi
Skip to content