Privati, Imprese - 16 Dicembre 2024
«Torino città dell’auto? Non più, ma usciremo anche da questa crisi»
Camillo Venesio intervistato su Corriere della Sera ed. Torino parla di Torino e dell’identità della città.
Camillo Venesio, il nostro Amministratore Delegato e Direttore Generale, sostiene che Torino non è più solo “la città dell’auto”, ma il territorio possiede ancora una forte vocazione industriale.
Il Piemonte, e in particolare Torino, sta attraversando un periodo di «fiacchezza» economica, ma non si può parlare di crisi irreversibile.
Camillo Venesio, è fiducioso: “le imprese del territorio sono solide e la città possiede una forte vocazione industriale, non più legata solo all’automotive, ma anche all’aerospazio, all’alimentare e al digitale”.
L’Europa ha delle responsabilità nella situazione attuale, in particolare per le politiche normative troppo rigide e per l’assenza di un piano industriale che accompagni le transizioni come quella dell’auto elettrica. Tuttavia, l’Italia ha tutte le potenzialità per essere competitiva, grazie alla sua posizione di seconda manifattura europea e di grande esportatore.
Il Piemonte può riprendersi grazie a un’industria solida, connessioni con il mondo universitario e specializzazioni avanzate. Il problema principale è la fuga di talenti, che si formano in regione ma vanno a lavorare altrove. Il nostro Amministratore Delegato e Direttore Generale sottolinea che il capitale umano è fondamentale per il futuro, più dell’industria turistica che non può essere la sola risorsa del territorio.
“Per uscire dalla fase di difficoltà, bisogna snellire la burocrazia, trattenere i talenti che si formano negli atenei locali e investire di più nell’economia reale. Torino non è solo la «città dell’auto», ma un territorio industrialmente diversificato con grandi potenzialità, purché si coltivi il capitale umano e si rafforzi l’innovazione.”